Versus Evil, un nome che risuona nel cuore di ogni appassionato di videogiochi indie, ha annunciato la sua fine. Dopo dieci meravigliosi anni di operazioni, la società ha chiuso i battenti, lasciando un vuoto nell’industria dei videogiochi. Questo articolo esplora le circostanze che hanno portato alla chiusura di Versus Evil, e pone una domanda cruciale: la nostra cultura dell’hype sta diventando un problema??
La Fine di un’Epoca
Versus Evil, fondato da Steve Escalante, ex membro di ZeniMax, ha avuto una decennale storia di successo con titoli indie come The Banner Saga e soprattutto Pillars of Eternity, uno dei titoli post Divinity: Original Sin che hanno pavimentato la strada verso Baldur’s Gate 3. Tuttavia, pochi giorni prima del Natale del 2023, la società ha annunciato la sua chiusura, e tutti i suoi dipendenti sono stati licenziati.
Dopo 10 meravigliosi anni, Versus Evil sta chiudendo le sue porte. Abbiamo amato portare ai giocatori i migliori giochi indie che potevamo trovare… Dal profondo dei nostri cuori, GRAZIE per tutto! – Versus Evil
La decisione non è stata presa dal team di Versus Evil, ma è stata imposta dalla società madre, Tinybuild. Questo evento ha scosso l’intera industria dei videogiochi, soprattutto perché è avvenuto poco dopo un investimento di 2 milioni di dollari da parte di Atari in Tinybuild.

Il Ruolo di Tinybuild
Tinybuild, che ha acquisito Versus Evil nel 2021, ha subito una serie di sfide nel 2023. La società ha annunciato misure di riduzione dei costi, tra cui licenziamenti, a seguito di ricavi inferiori alle aspettative. Versus Evil, con tre dei suoi quattro giochi ritardati dal 2023 al 2024, è stato segnalato come uno dei punti deboli.
Il Paradosso dell’Investimento di Atari
Poco prima della chiusura di Versus Evil, Atari ha annunciato un investimento di 2 milioni di dollari in Tinybuild. Questo atto contraddittorio ha sollevato molte domande. Mentre Tinybuild si preparava a chiudere una delle sue etichette più amate, riceveva un sostanzioso investimento da uno dei nomi più iconici dell’industria dei videogiochi.

L’Impatto sulla Comunità dell’indie gaming
La chiusura di Versus Evil non solo ha lasciato i suoi dipendenti senza lavoro, ma ha anche colpito duramente la comunità indie. Versus Evil era molto più di un editore; era un faro per i giochi indie di qualità. Il suo impegno per portare i migliori giochi indie ai giocatori ha avuto un impatto significativo sull’industria e ha lasciato un’eredità di giochi memorabili.

La Cultura dell’Hype: Una Possibile Causa?
Riflettendo sulla chiusura di Versus Evil, non si può fare a meno di chiedersi se la nostra cultura dell’hype sia da biasimare. In un’industria dominata da titoli blockbuster e campagne marketing aggressive, i giochi indie lottano per ottenere l’attenzione che meritano. Versus Evil era un baluardo contro questa tendenza, ma alla fine è caduto. Pochissimo tempo fa lo stesso destino è toccato a Mimimi games e non iniziamo neanche a parlare del macello di Embracer.
Conclusione
La chiusura di Versus Evil è un duro colpo per l’industria dei videogiochi, segnata da un 2023 che pur avendo dei picchi qualitativi pazzeschi è stato segnato da un livello di licenziamenti mai visto prima. Mentre i giocatori vengono inondati da titoli sovraccarichi di hype, editori come Versus Evil, che erano un punto di riferimento per il mondo dei giochi indie di qualità, stanno chiudendo. Se vogliamo salvare l’industria dei giochi indie, dobbiamo fare i conti con la nostra cultura dell’hype e sostenere le piccole case editrici che danno voce ai creatori indie.
Mentre le persone comprano massicciamente truffe come The Day Before, editori come Versus Evil, che erano un punto di riferimento per il mondo dei giochi indie di qualità, stanno chiudendo. La nostra cultura sempre più suscettibile all’hupe marketing è da biasimare?
La risposta a questa domanda potrebbe essere la chiave per prevenire la chiusura di altre case editrici indie in futuro.

Laureata in visual design allo IED, appassionata di videogiochi da quando rubò una vecchia PS1 malconcia a suo fratello maggiore. Ama i metroidvania, i survival game, i suoi gatti, Sylvia Plath e il burro di arachidi. Attivista transfemminista, probabilmente ne sa più di voi su molte cose ma prova a non farvelo notare, resistendo tutto il giorno al bisogno di mandarvi a cag*re. Legacy of Kain: Soul Reaver le ha cambiato la vita e non solo perché Raziel non aveva una identità sessuale definita.
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