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Stellar Blade offre un combattimento elegante e mai noioso, ma i personaggi poco sviluppati e la trama poco accattivante non raggiungono l’energia del gameplay.
Stellar Blade spesso offre un aspetto fantastico e un solido design di combattimento che rimane emozionante per tutta la durata. Tuttavia, è penalizzato da una trama noiosa e da un cast di personaggi insignificanti che non riescono a rendere la storia coerentemente coinvolgente nel corso del gioco.
Stellar Blade si apre con un’astronave che si schianta sulla Terra. Una donna, Eve, protagonista del gioco, viene rilasciata dall’astronave con un lento ma imponente gesto, la lunga coda dei capelli che le scorre lungo la schiena e la sua figura, improbabilmente elegante e tecnologica, incorniciata dalle esplosioni di navi da battaglia che si infrangono nell’atmosfera. Subito dopo, Eve viene lanciata nell’azione. Imparate a schivare le creature insettoidi, parando i loro colpi con la stessa agilità di un maestro di scherma. Tutto è iperrealistico e colorato.
Nel futuro fantascientifico di Stellar Blade, Eve è progettata per uno scopo specifico. Il suo compito è sconfiggere i mostri che hanno invaso il pianeta, costringendo i resti della civiltà in un’enclave urbana che offre scarsa protezione dalle minacce del loro mondo distopico. Quando incontra una persona normale, viene spesso chiamata “Angelo” per la sua abilità marziale e per il suo arrivo dallo spazio nel mondo caduto sotto di sé.
Eve è progettata anche per servire uno scopo simile per i giocatori. È concepita come una guerriera tremendamente abile, emozionante da osservare mentre si apre sentieri tra i nemici e volteggia sul campo di battaglia con acrobazie soprannaturali. Ed è anche pensata come una figura attraente per un pubblico presumibilmente desideroso di vestirla in vari costumi o di ammirare il suo corpo, come accade nel suo filmato introduttivo, concentrato sul suo corpo.
Stellar Blade riesce a raggiungere i suoi obiettivi, nel bene o nel male. Sebbene gran parte del gioco sia dedicata a percorrere ambienti post-apocalittici vasti, arrampicandosi, nuotando e correndo tra le rovine arrugginite che punteggiano un paesaggio deserto o esplorando strutture abbandonate, il cuore del gioco è il combattimento.
Eve è una combattente esperta, e Stellar Blade modella i suoi talenti attraverso un design fluido che la vede spedire i nemici con agili schivate, salti in aria e una varietà di attacchi combinati. Il gioco introduce nuovi elementi in questi sistemi, come pistole e nuove varietà di abilità speciali da combattimento corpo a corpo, con una frequenza sufficiente a mantenere il combattimento stimolante senza essere eccessivamente complesso o ripetitivo.
Lo spettacolo visivo e sonoro di questi combattimenti, che si tratti di sconfiggere nemici deboli o di affrontare boss più potenti, contribuisce a mantenere l’interesse. Stellar Blade è un gioco impressionante in termini di fedeltà visiva, soprattutto nell’aspetto delle creature e degli scenari post-apocalittici, ma molte sezioni degli ambienti parzialmente separati richiedono troppo tempo per essere esplorate, diventando noiose prima che si apra la successiva.
Ci sono tocchi gradevoli che elevano un’ora di gioco impegnativa, come passare attraverso un umido sistema fognario o le verdi rovine di una metropoli abbandonata, punteggiata da statue in rovina. La città di Xion, con i suoi vicoli stretti e le strade piene di negozi, alla fine pulsa di vita in un modo che nessun altro luogo in questo scenario apocalittico fa. La sua architettura da sola illustra il suo ruolo nella storia come un’oasi nel vasto deserto di una Terra devastata.
Ci sono anche livelli atmosferici che conducono a camere immense di stazioni di ricerca, costruite su una scala così grande che Eve è sovrastata da soffitti lontani e pareti distanti. Su PC, tutto appare particolarmente straordinario e in grado di mostrare i punti di forza del gioco in combattimento e fedeltà visiva, migliorando ciò che c’è di meglio nel giocarlo.
Alcuni dei design dei personaggi sono eccezionali, come l’anziano Orcal, la cui carne cede il passo a fili e macchinari metallici, o la cantante dagli occhi tristi Enya, il cui corpo è composto da uno scheletro e una testa appoggiati su un carapace robotico finché Eve non lo ripara.
I mostri che costituiscono la maggior parte dei nemici del gioco sono meravigliosamente grotteschi. Caricano o si muovono come se si sentissero a disagio nelle proprie strane anatomie, corpi che assomigliano a insetti e creature marine, pezzi animati di roccia o crescite astratte di carne malata. Per lo più, tuttavia, i personaggi sono esseri umani idealizzati in modo assurdo, con il cast principale che presenta un uomo dalla mascella forte e un gruppo di donne modellate su plastica. È abbastanza esagerato da sembrare quasi una parodia, soprattutto quando si incontra una guardiana angelica dall’altro mondo vestita di latex e pizzo, o quando si nota che Eve, nonostante scalti alte mura e si appoggi su impalcature rotte su altezze pericolose, indossa sempre tacchi alti.
Nonostante l’enfasi sulla sessualità superficiale, il gioco è notevolmente casto in termini di caratterizzazione e trama. Non c’è nulla sotto la superficie dei suoi personaggi, né nei dialoghi né negli eventi della trama, che li faccia apparire altro che oggetti digitali. Stellar Blade è un gioco pieno di bambole, non di persone, e, come le bambole, il suo cast non sembra mai essere altro che un’approssimazione dell’umanità. Sono rappresentazioni plastiche che non esprimono convincentemente i pensieri o le emozioni che potrebbero trasformarli in personaggi con cui sviluppare un qualsiasi legame significativo.
A causa di ciò, la trama del gioco, un racconto fantascientifico abbastanza solido senza elementi eccezionali, alla fine delude. È un miscuglio di temi apocalittici e riflessioni sulla tecnologia che sono stati ripetuti abbastanza in altri media da essere subito familiari. Anche riconoscendo che Stellar Blade è, in parte, uno specchio su ciò che potrebbe significare essere “umani” in un mondo molto diverso dal nostro, Eve e il resto del cast sono troppo monocromatici per risuonare. Senza un set credibile di personaggi per ancorare le sue idee, la trama, indipendentemente da come si sviluppa per complicare se stessa, non si unisce in niente di davvero memorabile.
C’è abbastanza in Stellar Blade per consigliarlo come un solido gioco d’azione, ma l’esperienza complessiva è vuota quanto la rappresentazione del suo personaggio principale. Stellar Blade, come Eve, è appariscente e capace di combattimenti emozionanti, anche se non c’è molto sotto la sua superficie per parlare con il giocatore in termini più che superficiali.
Una versione di questo articolo è già apparsa su www.pcgamesn.com
Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.
They/Them (ovviamente, geni)
