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Un diamante grezzo da riscoprire
Nel vasto oceano dei videogiochi, ogni tanto capita di imbattersi in perle dimenticate, titoli che per un motivo o per l’altro non hanno ricevuto l’attenzione che meritavano al momento del lancio. Devo ammettere che GOG.com, in questo, è un maestro: spesso ripesca dal cilindro giochi inaspettati, offrendoli gratuitamente alla sua utenza. È proprio il caso di Betrayer, un action-adventure in prima persona che merita di essere riscoperto, specialmente ora che è disponibile senza alcun costo.
Sviluppato da Blackpowder Games, uno studio fondato da ex-membri di Monolith Productions (i geni dietro a capolavori come F.E.A.R. e No One Lives Forever), Betrayer è un’esperienza che trasuda personalità da ogni pixel. Uscito originariamente nel 2014, il gioco è stato una sorta di meteora, apprezzato da una nicchia di giocatori ma presto scomparso dai radar principali. Ora, grazie a GOG, abbiamo la possibilità di rimediare.
Un mondo desaturato di colore e pieno di tensione
La prima cosa che colpisce di Betrayer è, senza ombra di dubbio, il suo stile grafico. Il gioco è avvolto in un bianco e nero quasi totale, spezzato unicamente da un rosso cremisi utilizzato per evidenziare i nemici e gli elementi interattivi. Questa scelta artistica non è un semplice vezzo stilistico; è funzionale a creare un’atmosfera di costante tensione e smarrimento. L’ambientazione, una colonia inglese del 1604 sulla costa della Virginia, è spettrale e desolata. Arriverete in un Nuovo Mondo che di nuovo ha ben poco, trovandolo avvolto nel silenzio e popolato unicamente da fantasmi e da misteriose creature in armatura spagnola.
Personalmente, trovo che questa estetica minimalista sia incredibilmente efficace. Sottrae al giocatore i punti di riferimento cromatici a cui siamo abituati, costringendoci a fare affidamento su suoni, movimenti e su quel rosso acceso che segnala un pericolo imminente. È una lezione di game design che dimostra come, a volte, “togliere” sia più potente che “aggiungere”. Se amate le esperienze horror che puntano sull’atmosfera piuttosto che sui facili spaventi, qui troverete pane per i vostri denti.
Sopravvivere nel Nuovo Mondo: tra stealth e moschetti
Al di là dell’impatto visivo, Betrayer offre un gameplay solido che mescola esplorazione, investigazione e combattimento. Il mondo di gioco è sorprendentemente aperto e ci spinge a indagare, a cercare indizi per ricostruire la tragica storia della colonia scomparsa. L’arsenale a nostra disposizione è fedele al periodo storico: moschetti, archi, balestre e tomahawk. Il combattimento, bisogna dirlo, può risultare un po’ rigido e punitivo, specialmente all’inizio. I moschetti richiedono tempo per essere ricaricati e la precisione è fondamentale. Questo spinge il giocatore a un approccio tattico, sfruttando un sistema di stealth sorprendentemente efficace.
Nascondersi nell’erba alta, sfruttare il rumore del vento per mascherare i propri passi e colpire dalla distanza diventa ben presto la strategia migliore per sopravvivere. Una delle meccaniche più affascinanti è la possibilità di “suonare una campana” per passare da una versione del mondo a un’altra, una sorta di dimensione spettrale dove i nemici sono diversi e dove si possono trovare nuovi indizi. È un’idea che ricorda, con le dovute proporzioni, le dinamiche di mondi paralleli viste in altri titoli e che aggiunge un ulteriore strato di mistero all’esplorazione.

Perché dovreste dargli una possibilità
Betrayer non è un gioco perfetto. Il combattimento a volte legnoso e una certa ripetitività di fondo potrebbero non piacere a tutti. Tuttavia, è un titolo con un’anima, un’opera coraggiosa che ha osato percorrere una strada stilistica e tematica completamente sua. L’atmosfera che riesce a creare è unica e l’intreccio investigativo che si dipana esplorando la colonia maledetta è genuinamente intrigante.
Considerando che ora è possibile ottenerlo gratuitamente su GOG.com, il consiglio non può che essere uno: scaricatelo. Se siete disposti a passare sopra a qualche spigolosità meccanica, verrete ricompensati con un’avventura horror diversa dal solito, un viaggio silenzioso e inquietante in un angolo dimenticato della storia videoludica. A volte, le perle più preziose sono quelle che bisogna cercare con più attenzione.

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