Unity ha improvvisamente deciso di abbandonare completamente la sua controversa politica di Runtime Fee. Tuttavia, l’azienda aumenterà i prezzi per alcuni dei suoi piani di abbonamento.
Matthew Bromberg, presidente e CEO di Unity Technologies, ha condiviso la notizia sul blog dell’azienda. Anche se la Runtime Fee verrà cancellata per tutti i clienti di sviluppo di giochi, la politica verrà ancora applicata ai clienti del settore industriale (automotive, architettura, produzione, governo e altre aree).
Di conseguenza, l’azienda tornerà al suo modello di abbonamento, che vedrà sia cambiamenti positivi che negativi. Ecco i dettagli principali:
- Unity Personal non solo rimarrà gratuito, ma sarà applicabile a tutti gli sviluppatori con un fatturato annuo o un finanziamento di 200.000 euro (la soglia precedente era di 100.000 euro);
- La schermata iniziale “Made with Unity” diventerà opzionale per i giochi Unity Personal realizzati con Unity 6;
- I prezzi di Unity Pro (per clienti con un fatturato annuo superiore a 200.000 euro) aumenteranno dell’8% a 2.200 euro all’anno per posto;
- Unity Enterprise (per clienti con un fatturato annuo superiore a 25 milioni di euro) aumenterà del 25%, con il prezzo finale che rimarrà personalizzato.
Bromberg ha notato che cancellando la Runtime Fee, Unity sta tornando alla sua missione principale di “democratizzare lo sviluppo di giochi”. L’azienda ha riconosciuto che i cambiamenti dell’anno scorso erano controversi e non avrebbero dovuto essere introdotti in quel modo.
“Ho potuto mettermi in contatto con molti di voi negli ultimi tre mesi e ho sentito più e più volte che volete un’Unity forte e capite che gli aumenti di prezzo sono una parte necessaria di ciò che ci consente di investire nel far avanzare il gaming”, ha detto. “Ma questi aumenti non devono arrivare in una nuova e controversa forma.”
Unity intende costruire un partenariato con i suoi clienti basato sulla fiducia in modo che gli sviluppatori continuino a utilizzare i suoi prodotti a lungo termine.
Bromberg è diventato CEO di Unity a maggio, sei mesi dopo le dimissioni di John Riccitiello. La sua carriera di oltre 20 anni nel settore include ruoli come presidente dell’organizzazione di esports Major League Gaming, direttore generale di BioWare e COO di Zynga.
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