Stellaris 4.0 risolve i problemi di prestazioni del gioco spaziale con la revisione della popolazione

L’aggiornamento Stellaris 4.0 modifica il calcolo delle popolazioni e della forza lavoro nel gioco spaziale 4X di Paradox, contribuendo a ridurre i problemi di prestazioni.

Pubblicità

Paradox ha grandi progetti per Stellaris 4.0. Il prossimo importante aggiornamento per il gioco spaziale prevede una consistente revisione per il suo nono compleanno. Attualmente previsto per maggio, l’aggiornamento Phoenix mira a riaccendere la passione, e uno degli obiettivi principali per il gigante dei giochi di strategia è affrontare i problemi di prestazioni che sono emersi con la crescita sempre maggiore e la crescente complessità di Stellaris. Come parte di questo processo, il game director Stephen ‘Eladrin’ Muray spiega come Paradox sta ridimensionando drasticamente le popolazioni e cosa significa per la vostra prossima partita.

Popolazioni e Lavori, come sono comunemente noti, sono stati introdotti in Stellaris 2.2, e Muray afferma che il sistema “ha sempre avuto significative implicazioni sulle prestazioni nel tardo gioco”. È un problema che affligge quasi tutti i migliori giochi 4X – che si tratti di Stellaris o Civilization, più a lungo dura una partita, più ogni turno inizia a rallentare. Il sistema rielaborato mira principalmente a ridurre il numero di calcoli che il gioco spaziale deve effettuare, aiutando tutto a fluire più agevolmente, ma Muray spiega che il team ha colto l’occasione per semplificare anche la gestione planetaria su tutta la linea.

Nel sistema esistente, le Popolazioni occupano i Lavori, e quei Lavori producono le vostre risorse. Quando arriverà la 4.0, le Popolazioni genereranno ora Forza Lavoro, che viene utilizzata per riempire i Lavori – ma i pianeti stessi produrranno risorse. “A un livello base, questo funziona quasi allo stesso modo”, osserva Muray. “Di default, ogni Popolazione genera una Forza Lavoro, quindi i Lavori vengono comunque riempiti alla stessa velocità”. Oltre a questo, la scala delle Popolazioni è stata modificata. Ora, le cose che in precedenza avrebbero colpito una singola Popolazione, le colpiranno in gruppi di 100.

Sebbene questo non dovrebbe apportare troppi cambiamenti ai risultati che si ottengono dalla vostra allocazione della popolazione, dà a Paradox una maggiore capacità di supportare la crescita simultanea delle Popolazioni su un pianeta. Ciò significa che non si dovrebbe osservare la crescita di imperi multi-specie dominati da specie sottorappresentate, e significa che non sarà più possibile semplicemente riempire di colonie, indipendentemente dalla loro abitabilità, per accumulare molta crescita di popolazione piatta. Le colonie appena insediate ora dipenderanno molto di più dalla migrazione per la loro crescita iniziale fino a quando non saranno stabilite.

Per supportare questo cambiamento, Paradox sta aggiungendo un nuovo strato della popolazione chiamato Civili, o Residenti se la specie in questione non ha la piena cittadinanza. “Questi formano la base generalmente contenta del vostro impero”, spiega Muray, “e si diffonderanno nelle colonie in cerca di opportunità migliori”. Le Popolazioni disoccupate esisteranno ancora, anche se i Lavoratori disoccupati gradualmente degraderanno a Civili nel tempo.

Muray aggiunge che il team è “un po’ preoccupato che la conquista precoce dei mondi natali sia troppo facile da realizzare con l’aumento del numero iniziale di Popolazioni”, quindi il team sta esaminando modi per rendere la conquista di un mondo natale più impegnativa nelle fasi iniziali e intermedie del gioco. Questo potrebbe includere l’utilizzo di una guardia civile per difendere il loro pianeta o l’assunzione di lavori di “Resistenza” in caso di invasione aggressiva, o l’implementazione di Piattaforme Difensive come protezione iniziale per i mondi natali. “Apprezziamo le vostre idee e i vostri suggerimenti”, conclude.

Una versione di questo articolo è apparsa su www.pcgamesn.com

Redazione Absolutegamer

Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.

They/Them (ovviamente, geni)