PUBG Blindspot arriva per conquistare il trono degli sparatutto tattici con la sua prima demo

Se sei stufo dei soliti sparatutto tattici, la prima demo di PUBG Blindspot è l’occasione ideale per provare qualcosa di diverso.

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Nonostante sia stato leggermente oscurato dal suo colossale rivale Fortnite, PUBG è ancora vivo e vegeto. Solo un paio di settimane fa, l’ultimo spin-off della serie ha finalmente ricevuto un nome ufficiale: PUBG: Blindspot. Mentre PUBG: Battlegrounds è ovviamente il capostipite del genere battle royale, Blindspot prende ispirazione da titoli come Counter-Strike 2, optando per un’atmosfera più da sparatutto tattico, anche se con una visuale isometrica anziché la classica visuale in terza o prima persona. In vista dell’inizio dello Steam Next Fest la prossima settimana, ora puoi scaricare e provare tu stesso la demo del gioco.

Se hai la sensazione che PUBG: Blindspot sia arrivato un po’ dal nulla, potresti ricordarlo meglio come Project Arc, con l’editore Krafton che ha rivelato il nome ufficiale del gioco multiplayer 5v5 all’inizio di questo mese. Il sottotitolo Blindspot è piuttosto importante, perché anche se l’angolazione dall’alto potrebbe farti pensare di poter vedere una grande porzione della mappa, la tua visione è in realtà limitata. Ciò significa che devi essere cauto ad ogni angolo, poiché un avversario potrebbe essere in attesa di abbatterti.

Per la demo, avrai dieci personaggi tra cui scegliere, ognuno con le proprie “armi e strumenti speciali”. Ci saranno tre mappe per la modalità deathmatch a squadre da provare e quattro mappe per le missioni di demolizione, quindi avrai molta varietà già nella demo.

In una partita, la tua squadra assumerà uno dei due ruoli: sei il gruppo che tenta di penetrare in una cripta nascosta all’interno di ciascuna mappa, oppure quello che si occupa della difesa. Se tutto ciò ti sembra interessante, puoi provare la demo qui.

Una versione di questo articolo è apparsa su www.pcgamesn.com

Redazione Absolutegamer

Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.

They/Them (ovviamente, geni)