Ma gli elementi action di Clair Obscur tolgono spessore stretegico al combat turn based?

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Clair Obscur: Expedition 33 – L’Impatto degli Elementi Action sulla Profondità Strategica del Combat Turn-Based

Clair Obscur: Expedition 33 si affaccia sul panorama videoludico con una proposta intriguingante: un JRPG che non si accontenta di seguire i canoni classici, ma cerca di innovare fondendo la meticolosa pianificazione dei sistemi a turni con l’adrenalina dell’esecuzione in tempo reale. Ambientato in un affascinante mondo fantasy ispirato alla Belle Époque francese, il gioco mette i giocatori nei panni degli “Expeditioners” in una disperata missione contro la Pittrice, un’entità che minaccia di cancellare l’esistenza stessa. Attingendo a influenze da giganti del genere come Final Fantasy, Persona e Lost Odyssey, Clair Obscur introduce un sistema di combattimento definito “Reactive Turn-Based” dagli sviluppatori.

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Questo paradigma ibrido solleva immediatamente una questione cruciale per gli appassionati di JRPG: l’aggiunta di meccaniche che richiedono riflessi e tempismo, come le parate e le schivate in tempo reale, arricchisce la profondità strategica del combattimento a turni o ne sminuisce lo spessore tattico e la dipendenza dalla preparazione? Questo articolo si propone di analizzare in profondità il sistema di combattimento di Clair Obscur per rispondere a questa domanda, confrontandolo con altri JRPG moderni noti per la loro complessità strategica.

Clair Obscur Expedition 33 5

Anatomia del Sistema di Combattimento Reactive Turn-Based

Il nucleo del combat system di Clair Obscur è solidamente radicato nelle convenzioni dei JRPG a turni. L’ordine di azione è determinato principalmente dalla statistica Velocità, e durante il proprio turno, i giocatori navigano una “Battle Wheel” per selezionare le proprie azioni. La risorsa fondamentale per le azioni più potenti sono i Punti Azione (AP), la cui gestione oculata degli AP è vitale per l’efficienza in battaglia. Gli AP si rigenerano parzialmente ogni turno e possono essere guadagnati attivamente tramite parate riuscite o schivate perfette potenziate da specifici Pictos.

Le opzioni sulla Battle Wheel includono Attacchi Base (che generano AP), Abilità (Skills) che consumano AP e possono essere equipaggiate da un albero delle abilità per personalizzare tatticamente ogni personaggio, l’uso di Oggetti, la Mira Libera per colpire punti deboli specifici dei nemici o infliggere danni extra, e gli Attacchi Gradient, potenti mosse speciali che caricano spendendo AP e garantiscono un’azione extra dopo l’esecuzione.

La componente reattiva entra in gioco prepotentemente durante il turno nemico. Il giocatore non è un semplice spettatore, ma deve interagire attivamente per mitigare o annullare i danni subiti. Le manovre difensive chiave sono:

  • Schivata (Dodge): Una reazione con una finestra temporale più generosa, più accessibile per evitare danni.
  • Parata (Parry): Richiede un tempismo molto più preciso, quasi all’impatto, ma annulla completamente il danno, genera AP e può attivare un contrattacco se eseguita perfettamente su tutti gli attacchi di una combo.
  • Salto (Jump): Specifico per evitare certi attacchi, identificati da un’icona visiva.
  • Contrattacchi Gradient: Richiesti contro attacchi nemici particolarmente potenti.

 

  • Combat Guide - Clair Obscur: Expedition 33 Guide - IGN

Il successo di queste azioni dipende dalla capacità del giocatore di leggere i “tells” nemici, ovvero i segnali visivi e audio che anticipano un attacco. Tuttavia, il feedback dei giocatori sulla chiarezza e coerenza di questi segnali è misto, con alcuni che trovano il sistema gratificante una volta padroneggiato e altri che lo percepiscono come vago o richiedente eccessiva memorizzazione per tentativi ed errori.

Esiste un chiaro rischio/ricompensa tra Schivata e Parata. Mentre la Schivata è l’opzione sicura per evitare danni, la Parata è ad alto rischio ma offre ricompense sostanziali: generazione di AP, potenti contrattacchi che contribuiscono alla barra Break nemica, e sinergie con abilità passive. Questa enfasi sulla Parata, unita alla sua difficoltà, crea una potenziale tensione tra il design e l’accessibilità, nonostante la presenza di un’opzione “Auto-QTE” che, secondo alcune testimonianze, potrebbe non risolvere completamente la sfida per tutti i giocatori.

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L’Interazione tra Esecuzione e Pianificazione Strategica

La necessità di reazione costante in Clair Obscur trasforma il combattimento da un’alternanza di turni di pianificazione e osservazione passiva a un’esperienza dinamica che richiede attenzione continua. Questo può aumentare il coinvolgimento del giocatore, ma anche distrarre dalla riflessione strategica più profonda per alcuni. La relazione tra esecuzione difensiva e pianificazione è bidirezionale: una difesa reattiva efficace alimenta le opzioni strategiche future, mentre un’esecuzione fallita può imporre scelte tattiche reattive, come dedicare turni e risorse alla cura, interrompendo strategie offensive pianificate.

La domanda cruciale diventa se questa elevata richiesta di abilità esecutiva sminuisca l’importanza della preparazione strategica tipica dei JRPG. Analizzando i sistemi di progressione e personalizzazione di Clair Obscur, emerge che la preparazione mantiene una rilevanza fondamentale. L’aumento di livello permette di distribuire Punti Attributo che influenzano statistiche base e lo scaling delle armi. Gli alberi delle abilità offrono un’ampia scelta per specializzare i personaggi. Il sistema delle armi incoraggia build su misura grazie allo scaling su attributi specifici.

Il sistema dei Pictos e delle Luminas, ispirato a Final Fantasy IX, aggiunge un profondo strato di personalizzazione passiva, permettendo di apprendere permanentemente abilità che influenzano le statistiche, le sinergie e persino le interazioni con le meccaniche reattive (es. curarsi con una parata riuscita). La presenza di questi sistemi multi-livello per la costruzione del personaggio suggerisce fortemente che l’ottimizzazione delle build e la preparazione strategica sono parte integrante e necessaria per affrontare le sfide più difficili.

Come funziona il combat system di Clair Obscur Expedition 33

Sinergie di Partito e Meccaniche Tattiche Avanzate

Oltre alla personalizzazione individuale, Clair Obscur pone un’enfasi significativa sulle sinergie tra i membri del party. Ogni personaggio possiede meccaniche uniche: Gustave accumula Cariche, Lune usa Macchie Elementali per potenziare gli incantesimi, Maelle cambia Posizioni, Sciel usa carte per accumulare Predizione, Verso applica Marchi sui nemici, e Monoco utilizza la Ruota Bestiale per copiare abilità nemiche (Characters | Expedition 33 Wiki). Comprendere e sfruttare queste interazioni è fondamentale per costruire un team efficace.

Gli effetti di stato (buff e debuff) giocano un ruolo tattico importante, con particolare enfasi sulle numerose sinergie costruite attorno allo status Bruciatura. Sfruttare le debolezze elementali nemiche è essenziale per massimizzare i danni. Inoltre, il sistema di Rottura (Break) richiede ai giocatori di riempire una barra specifica sui nemici per infliggere danni ingenti e stordirli, creando finestre di opportunità per scatenare attacchi potenti. Queste meccaniche – gestione degli status, sfruttamento del Break, e composizione strategica del party – richiedono pianificazione e comprensione del sistema che vanno oltre la pura abilità reattiva.

Combat Guide - Clair Obscur: Expedition 33 Guide - IGN

Clair Obscur a Confronto: Uno Sguardo ad Altri JRPG Strategici

Per valutare l’impatto degli elementi action sulla profondità strategica, è utile confrontare Clair Obscur con altri JRPG moderni che eccellono nella strategia a turni:

  • Persona 5 Royal: Il suo sistema si basa sullo sfruttamento delle debolezze per ottenere turni extra (“1 More”) e attivare reazioni a catena con il “Baton Pass”, culminando negli “All-Out Attack”. La strategia ruota attorno alla gestione degli SP, alla costruzione dei Persona tramite fusione e all’ottimizzazione delle catene di Baton Pass e dei Danni Tecnici. L’elemento reattivo è minimo.
  • Dragon Quest XI S: Offre un combattimento a turni classico con enfasi sulla gestione di buff e debuff, HP e MP. La meccanica sinergica principale è il sistema “Pep“, che permette di scatenare potenti “Pep Powers” collaborativi. La strategia si concentra sulla gestione delle risorse, sul tempismo dei Pep Powers e sullo sfruttamento degli effetti di stato, specialmente con le opzioni Draconian Quest attive. Non presenta elementi reattivi significativi.
  • Octopath Traveler II: Il suo combattimento si basa sull’identificazione e la rottura degli scudi nemici (“Break”) sfruttando le debolezze a tipi di arma o elementi. Una volta rotto lo scudo, si massimizzano i danni utilizzando i Punti Potenziamento (BP). La profondità strategica deriva dalla vasta personalizzazione data dalle combinazioni di Lavori primari e secondari, dalle Support Skills e dalle Latent Powers uniche di ogni personaggio. La strategia è focalizzata sull’efficienza nel rompere gli scudi, sulla gestione dei BP e sul tempismo di buff/debuff. Manca di elementi reattivi.
  • Honkai: Star Rail: Questo titolo si basa sulla gestione di una riserva condivisa di Punti Abilità (SP) e sulla rottura della Tenacia nemica (“Weakness Break”) colpendo le debolezze elementali. Rompere la Tenacia infligge danni, ritarda l’azione nemica e applica effetti legati all’elemento del Break. La strategia è incentrata sull’economia degli SP, sul tempismo dei Break e sull’uso strategico delle Ultimate (che possono essere attivate in qualsiasi momento), oltre alla costruzione del team basata sui “Sentieri” (ruoli) dei personaggi e sulle sinergie dei kit.

Questa comparazione evidenzia come Clair Obscur si distingua nettamente per l’integrazione di un robusto strato di esecuzione in tempo reale in una struttura a turni, un elemento assente nei benchmark analizzati. Mentre gli altri titoli si concentrano esclusivamente sulla pianificazione e sull’esecuzione tattica nel turno del giocatore, Clair Obscur richiede una costante interazione basata sui riflessi anche durante le azioni nemiche.

Clair Obscur: Expedition 33 review | Eurogamer.net

Conclusione: Un Equilibrio da Padroneggiare

Tornando alla domanda iniziale: gli elementi action nel combat di Clair Obscur gli tolgono spessore strategico al combat turn based? L’analisi suggerisce che la risposta non è un semplice sì o no. Piuttosto che sminuire la strategia, gli elementi reattivi di Clair Obscur sembrano spostare il focus strategico e aggiungere un significativo livello di abilità basato sull’esecuzione. La preparazione strategica – che include l’ottimizzazione delle build tramite alberi delle abilità, sistemi di personalizzazione passiva come Pictos/Luminas, e la scelta di equipaggiamento; la costruzione di sinergie di party sfruttando le meccaniche uniche dei personaggi, gli effetti di stato (in particolare Bruciatura), e il sistema di Break; e la gestione delle risorse AP – rimane un pilastro fondamentale del combattimento.

L’abilità reattiva, in particolare la padronanza della Parata, non è un semplice vezzo, ma un elemento profondamente integrato che alimenta la strategia, fornendo AP cruciali per le azioni più potenti e aprendo finestre di opportunità. Tuttavia, l’elevata richiesta di tempismo e la potenziale frustrazione derivante da segnali nemici percepiti come poco chiari possono rendere questo strato esecutivo una barriera o dare l’impressione che prevalga sulla pianificazione, specialmente per i giocatori che preferiscono un’esperienza puramente cerebrale o faticano con i riflessi.

Clair Obscur: Expedition 33 rappresenta un esperimento audace nel genere dei JRPG a turni. Non si limita ad aggiungere QTE superficiali, ma intreccia l’esecuzione reattiva con la gestione delle risorse e il flusso della battaglia. Offre un tipo di sfida diverso rispetto ai suoi pari, richiedendo una combinazione bilanciata di pianificazione strategica pre-battaglia, gestione tattica nel turno, e abile esecuzione in tempo reale durante le azioni nemiche.

In definitiva, l’identità strategica di Clair Obscur è quella di un sistema esigente ma gratificante per chi è disposto ad abbracciare la sua duplice natura. Non riduce la strategia, ma la espande aggiungendo un livello di abilità esecutiva che diventa un componente critico per il successo. Richiede non solo di pensare in anticipo e costruire un team solido, ma anche di reagire prontamente e con precisione nel vivo dell’azione.

È un titolo che premia la padronanza sia cerebrale che reattiva, offrendo un’esperienza di combattimento unica nel panorama dei JRPG. A qualcuno non è piaciuto ma, hey, non tutto deve piacere a tutti.

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