Nel panorama videoludico contemporaneo, spesso dominato da produzioni colossali e franchise affermati, l’emergere di titoli come Chained Echoes rappresenta una ventata d’aria fresca e una potente testimonianza. Lanciato l’8 dicembre 2022 dopo una campagna Kickstarter, questo JRPG non è solo un omaggio ai classici dell’era 16-bit, ma l’incarnazione stessa di un “passion project” capace di scuotere il settore e conquistare critica e pubblico. Dimostra come una visione singolare, nutrita da anni di dedizione, possa ancora trionfare e ridefinire le aspettative anche se gli editori non ci credono.
L’Essenza di un Passion Project
Cosa definisce questo tipo di progetto nel mondo dei videogiochi? Spesso si tratta di opere nate dalla visione incrollabile di un singolo individuo o di un piccolo team, portate avanti con risorse limitate ma con una dedizione smisurata. Chained Echoes è l’esempio perfetto di questa dinamica. Dietro questo acclamato JRPG si cela la figura di Matthias Linda, che ha dedicato quasi sette anni della sua vita a questo sogno. Un percorso iniziato nel lontano 2015 con il concepimento della storia e la stesura delle prime idee, per poi entrare nel vivo dello sviluppo nel 2016.
Un momento cruciale è stata la campagna Kickstarter di successo nel 2019, che non solo ha fornito risorse vitali, ma ha anche dimostrato la fiducia precoce di una community pronta a scommettere sul potenziale del gioco e sulla visione del suo creatore. Questo tipo di supporto è fondamentale per i progetti indipendenti, che si contrappongono alla forza produttiva dei team di sviluppo mastodontici. Il successo di critica e pubblico ottenuto da Chained Echoes suggerisce una crescente “fame” per opere che trasudano una direzione artistica chiara, personale e passionale, qualità che talvolta possono perdersi nelle grandi produzioni, dove le decisioni sono spesso filtrate da molteplici livelli gerarchici.
Chained Echoes: Un Eco dei Giganti, Una Voce Originale
Fin dal suo lancio, Chained Echoes si è imposto come un fenomeno, catturando l’essenza dei suoi illustri predecessori JRPG e, al contempo, innovando con coraggio. Non si tratta di una semplice operazione nostalgia; il gioco riecheggia la grandezza passata del genere, ma parla con una voce distintamente originale e moderna, capace di creare una melodia nuova e avvincente.
L’ispirazione di Linda affonda le radici in colossi come Final Fantasy VI, Xenogears e Chrono Trigger. Tuttavia, come ammesso dallo stesso sviluppatore, il processo creativo si è evoluto da un tentativo iniziale di “copiare” i ricordi di questi capolavori a qualcosa di profondamente personale e inedito. “Chained Echoes” riesce così a modernizzare aspetti talvolta stagnanti del genere, offrendo un’esperienza fresca e coinvolgente che ha saputo parlare sia ai veterani che ai nuovi giocatori, come testimoniato dalle valutazioni aggregate.
Gameplay Innovativo: Ridefinire la Tradizione
Al di là della sua narrativa e della direzione artistica, Chained Echoes brilla per un sistema di gioco che, pur radicandosi nella tradizione JRPG, introduce meccaniche fresche e distintive. L’assenza di incontri casuali, con i nemici visibili sulla mappa, permette ai giocatori di scegliere i propri scontri, e gli ordini impartiti vengono eseguiti immediatamente, rendendo il ritmo più dinamico.
Il Cuore del Combattimento: L’Overdrive System
Il fulcro del combattimento a piedi è l’ingegnoso Overdrive System. Al centro dell’interfaccia si trova una barra a tre colori che detta il flusso della battaglia. Per una gestione ottimale di questa meccanica, è utile comprendere come abbassare l’Overdrive efficacemente:
- Zona Gialla (Neutrale): Lo stato iniziale, senza particolari bonus o malus.
- Zona Verde (Ottimale): Raggiungere e mantenere questa zona è cruciale. Offre vantaggi significativi come costo in TP delle abilità dimezzato, danni inflitti aumentati e danni subiti ridotti.
- Zona Rossa (Surriscaldamento): Da evitare assolutamente, comporta penalità come aumento del consumo di TP e dei danni subiti.
La gestione strategica di questa barra è fondamentale. Ogni turno, un tipo specifico di abilità (attacco fisico, magia, etc.) viene evidenziato: utilizzarlo sposta la barra verso sinistra, riducendo l’Overdrive. Altre azioni come “Difendi” (che non consuma TP e cede il turno), scambiare membri attivi del party con i loro partner collegati tramite il Link System (che abbassa l’Overdrive senza far perdere un turno), o usare specifiche abilità di utilità e le potenti Ultra Move, contribuiscono a modulare la barra. Questo sistema scoraggia tattiche ripetitive, incentivando la diversificazione e una pianificazione costante.
Dominare i Cieli: Il Combattimento con gli Sky Armor
Pilotare gli imponenti mech, o Sky Armor, introduce una modalità di combattimento distinta e ancora più strategica. Queste armature meccaniche non sono semplici versioni potenziate dei personaggi, ma vere e proprie unità da combattimento con abilità, statistiche e debolezze proprie. Anche gli Sky Armor possiedono una propria gestione dell’Overdrive, basata sulle “Marce” (Gears):
- Gear 1: Sposta il cursore dell’Overdrive a destra, spesso associato a manovre offensive potenti ma che aumentano il rischio.
- Gear 2: Sposta il cursore a sinistra, tipicamente legato ad abilità di supporto, difensive o di controllo dell’Overdrive.
- Gear 0: Mantiene stabile il cursore, ideale per consolidare la posizione o preparare la mossa successiva.
Cambiare marcia costa un turno, e mantenere l’indicatore in zona neutrale (Gear 0) o gestirlo attivamente per sfruttare i bonus della zona verde (se applicabile in modo simile al combattimento a piedi, o per attivare abilità specifiche dei mech) è fondamentale per il successo delle fight. Questo aggiunge un ulteriore strato tattico alle battaglie tra mech, che non sono semplici scontri con statistiche maggiorate. I giocatori devono considerare non solo i danni inflitti e ricevuti, ma anche quale marcia utilizzare per ottimizzare le risorse del mech (come i TP o equivalenti) e il flusso dell’Overdrive. I danni e i Punti Vita scalano esponenzialmente in queste battaglie, rendendo l’uso degli Armor obbligatorio per determinati incontri e boss fight, e offrendo sequenze spettacolari. Inoltre, gli Sky Armor sbloccano un nuovo modo di esplorare il vasto mondo di Valandis, permettendo di raggiungere aree altrimenti inaccessibili e affiancando il classico concetto di mezzi di trasporto con capacità crescenti, tipico del genere JRPG (già presente nell’overworld con l’aeronave di cui esistono anche diversi modelli).
Un Cast Corale e Sinergico
Chained Echoes vanta un cast variegato di circa una dozzina di personaggi giocabili, ognuno con una propria personalità ben definita, un ricco background narrativo e un ruolo specifico in combattimento. Si spazia da guerrieri versatili come Glenn, a maghi elementali come Lenne, specialisti del supporto come Victor, agili combattenti come Sienna, e figure più uniche come Tomke, capace di apprendere le abilità dei nemici (a cui si potrebbe essere ispirato il Monoco di Clair Obscur: Expedition 33) più personaggi giocabili segreti che potreste benissimo non incontrare nella vostra prima run. Questa diversità non è solo estetica o narrativa, ma si riflette profondamente nel gameplay. Ogni personaggio possiede abilità uniche e alberi di crescita distinti, incoraggiando il giocatore a sperimentare diverse composizioni del party per affrontare le sfide proposte. Il già citato Link System permette di formare coppie di personaggi (uno attivo e uno di riserva), consentendo rapidi cambi tattici durante gli scontri per adattarsi alle necessità dell’Overdrive o sfruttare le debolezze nemiche, valorizzando ulteriormente la gestione strategica di questo ampio roster di eroi.
Un Mondo che Cresce con Te: Alleati e Servizi
Sebbene Chained Echoes non presenti un sistema di “base building” nel senso tradizionale di costruzione di strutture da zero, offre meccaniche attraverso cui il mondo di gioco e le risorse a disposizione del giocatore si espandono e si arricchiscono. Un esempio emblematico è la possibilità di reclutare PNG specifici che offrono nuove funzionalità o servizi. Il caso del “Fabbro Volante”, sbloccabile tramite una quest dedicata, è particolarmente significativo: questo artigiano permette di forgiare le potentissime Armi Definitive, aggiungendo una dimensione di crafting avanzato e ricompensando l’esplorazione e il completamento di missioni secondarie. Inoltre, l’acquisizione dell’aeronave personale non solo funge da classico mezzo di trasporto per esplorare liberamente il mondo, ma può essere considerata una sorta di hub mobile, un punto di riferimento per il party. Con il futuro DLC “Ashes of Elrant”, questo concetto sembra destinato ad approfondirsi ulteriormente, con l’introduzione della “Talent Board” che sbloccherà funzionalità come una “birreria” o la capacità di comunicare con gli animali, suggerendo un arricchimento continuo delle interazioni e delle possibilità offerte al giocatore all’interno del proprio ” quartier generale” o delle aree chiave.
La Visione Solitaria di Matthias Linda
La storia di Chained Echoes è indissolubilmente legata a quella del suo creatore, Matthias Linda. Per quasi sette anni, Linda ha lavorato in solitaria (formando successivamente lo studio Umami Tiger per il DLC), riversando la sua passione e la sua visione in ogni aspetto del gioco, dalla programmazione al game design, dalla scrittura della storia alla creazione degli asset grafici in pixel art. Questo lungo e solitario processo di sviluppo è una narrazione potente di per sé, che ha contribuito a forgiare l’identità unica del gioco e a creare una connessione speciale con il pubblico.
La “fatica d’amore” di un singolo sviluppatore che dedica anni a un progetto genera una naturale empatia e un forte desiderio da parte della community di vederlo trionfare. Inoltre, uno sviluppo prevalentemente solitario implica una visione di design estremamente unificata, dove ogni decisione creativa è riconducibile a un’unica fonte, garantendo coerenza e una forte impronta autoriale, elementi che spesso risaltano in confronto a progetti più grandi e frammentati.
Il Ruolo della Community e il Successo Indipendente
La campagna Kickstarter del 2019 per Chained Echoes non è stata solo un mezzo per raccogliere fondi, ma una prima, fondamentale convalida del progetto da parte dei giocatori. Questo sostegno iniziale ha dimostrato che c’era un pubblico desideroso di un JRPG che prometteva di tornare alle radici celebrando al contempo l’innovazione, segnalando un interesse per esperienze più mirate e personali.
Il successivo plauso quasi unanime ricevuto da critica e giocatori al lancio ha confermato che la scommessa era vinta. Questo successo evidenzia come opere nate dalla passione e da una chiara direzione artistica possano ritagliarsi uno spazio importante in un mercato affollato, rispondendo a un bisogno crescente di esperienze videoludiche più personali e curate, che non temono di discostarsi dalle formule più collaudate.
Oltre la Nostalgia: Le Radici e l’Evoluzione
Matthias Linda non ha mai nascosto le sue fonti d’ispirazione, citando pietre miliari del JRPG come Final Fantasy VI, Xenogears e Chrono Trigger. Questi non sono titoli qualsiasi, ma opere rinomate per la loro profondità narrativa (Xenogears, FFVI) e le innovazioni nel gameplay (Chrono Trigger). Scegliendo questi riferimenti, Linda ha implicitamente dichiarato le sue ambizioni: creare un’esperienza che andasse oltre la semplice estetica retrò, puntando a trame complesse, temi maturi e sistemi di gioco intelligenti e appaganti.
Chained Echoes riesce in questo intento, non solo con il suo sistema di combattimento “Overdrive”, ma anche con una progressione del personaggio che si discosta dai classici punti esperienza, basandosi invece sull’ottenimento di Skill Points per potenziare abilità specifiche e Frammenti di Grimorio per sbloccare nuove skill e aumenti statistici. È questo equilibrio tra omaggio rispettoso e coraggiosa innovazione che definisce il gioco e lo eleva al di sopra di una semplice imitazione.
Uno Sguardo al Futuro: Il DLC “Ashes of Elrant”
L’avventura nel mondo di Chained Echoes è destinata ad espandersi ulteriormente con l’annuncio dell’atteso DLC, “Ashes of Elrant“. Previsto per il secondo trimestre del 2025, questo contenuto aggiuntivo promette di arricchire significativamente l’esperienza (ulteriori dettagli sono disponibili su Metacritic). La storia del DLC si collocherà temporalmente subito prima dello scontro finale della trama principale, portando i giocatori nella nuova e misteriosa terra di Elrant, lontana da Valandis. Tra le novità più rilevanti, troveremo un nuovo personaggio giocabile (temporaneamente noto come “Tigre Bianca”), oltre 40 nuovi nemici e boss, più di 15 nuove tracce musicali composte da Eddie Marianukroh, e inediti equipaggiamenti. Significative anche le aggiunte al gameplay, come nuovi minigiochi (pesca, estrazione mineraria, giochi di memoria), un innovativo sistema della “Talent Board” per sbloccare funzionalità inedite (come comunicare con gli animali), e la possibilità di esplorare la mappa del mondo a piedi, caratteristica prima esclusiva dell’aeronave. Il DLC approfondirà inoltre la lore del gioco, svelando dettagli sull’origine dell’Ordine di Leonar e sul passato di Lenne, oltre a sviluppare ulteriormente le trame dei personaggi opzionali.
Conclusione: Il Trionfo della passione
Chained Echoes è molto più di un eccellente JRPG; è un faro che illumina la potenza e la rilevanza dei “passion project” nell’industria videoludica odierna. La dedizione di Matthias Linda, la fiducia della community e la capacità del gioco di innovare pur onorando le sue radici, attraverso un gameplay profondo e un mondo affascinante, dimostrano che le grandi idee, sostenute da una passione incrollabile, possono dar vita a esperienze memorabili e di grande successo. In un mondo che brama autenticità e visione, e con un futuro promettente grazie a espansioni come “Ashes of Elrant”, Chained Echoes ci ricorda che il cuore pulsante di un singolo creatore può ancora far eco in tutto il mondo.

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