Oltre 400.000 persone hanno firmato una petizione che chiede agli editori di lasciare i giochi giocabili dopo la chiusura di The Crew.
Una nuova Iniziativa dei Cittadini Europei, intitolata “Stop Destroying Video Games”, ha raccolto oltre 400.000 firme e continua a crescere. La petizione online chiede agli editori di garantire che i giochi rimangano giocabili anche dopo la chiusura del supporto. The Crew è diventato completamente ingiocabile dopo la chiusura dei server l’anno scorso, e con una serie di nuovi giochi che richiedono una connessione online o un’autenticazione online anche solo per essere avviati, inclusi colossi come Diablo 4, i giocatori sono preoccupati per il futuro dei loro titoli preferiti.
Con un flusso costante di videogiochi in uscita, è comprensibile che gli sviluppatori e gli editori alla fine smettano di supportare i loro lavori precedenti. Tuttavia, alcuni giochi diventano completamente ingiocabili una volta interrotto il supporto, il che significa che coloro che li hanno acquistati vengono esclusi da qualcosa che hanno già pagato.
The Crew, ad esempio, ha visto i suoi server chiusi l’anno scorso da Ubisoft, il che significa che coloro che lo avevano acquistato non potevano più giocarci, ma non avevano diritto a un rimborso. Ross Scott, meglio conosciuto su YouTube come Accursed Farms, ha lanciato una campagna dopo questo fiasco, spingendo gli editori a smettere di “distruggere” i giochi.
Un paragone simile è Gran Turismo Sport, i cui server sono stati chiusi nel gennaio 2024. Sebbene la modalità single player sia ancora accessibile, i progressi non possono essere salvati senza una connessione a un server ormai inesistente.
Il requisito “always-online” continua a causare ondate di malcontento nella community dei videogiochi, soprattutto quando colpisce i giochi single-player. Diablo 4, uscito nel 2022, richiede una connessione internet per avviare il gioco, anche se si prevede di giocare solo alla campagna. Ciò suggerisce che, quando i server inevitabilmente si spegneranno in futuro, i giocatori non potranno più accedervi.
La petizione chiede agli editori e agli sviluppatori di garantire che i giochi siano in uno stato giocabile. Più specificamente, chiede di “impedire la disattivazione remota dei videogiochi da parte degli editori, prima di fornire mezzi ragionevoli per garantire il funzionamento dei suddetti videogiochi senza il coinvolgimento dell’editore.”
Questo significa che la petizione non chiede che i server di gioco rimangano online indefinitamente – una richiesta semplicemente irrealistica – ma spinge affinché i giochi siano ancora accessibili quando i server sono offline.
Con oltre 420.000 firme, la petizione potrebbe raggiungere l’obiettivo di un milione di firme – il termine è giovedì 31 luglio, dopotutto. Se ciò accadesse, verrebbe poi presa in considerazione dalla Commissione Europea. Puoi trovare maggiori informazioni sulla petizione sul sito web ECI.
Una versione di questo articolo è già apparsa su www.pcgamesn.com

Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.
They/Them (ovviamente, geni)
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