How to start Brushes with Death DLC in Kingdom Come Deliverance 2

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Un pennello intinto nel mistero: guida al DLC “Brushes with Death” di Kingdom Come Deliverance II

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L’attesa è finalmente terminata per gli appassionati di Kingdom Come: Deliverance II. Il 15 maggio 2025 ha segnato il debutto di “Brushes with Death”, la prima espansione narrativa a pagamento che riporta i giocatori nelle affascinanti terre boeme del XV secolo per una nuova e intima avventura al fianco di Henry. Sorprendentemente rilasciato poco dopo l’uscita del gioco base a febbraio, questo DLC si propone di arricchire l’esperienza ludica con una trama inedita, un personaggio centrale carismatico e un’importante nuova meccanica di personalizzazione.

“Brushes with Death” si focalizza su una vicenda più personale, introducendo il Maestro Voyta, un pittore tanto eccentrico quanto avvolto nel mistero, e offrendo ai giocatori la possibilità di lasciare un’impronta ancora più personale nel mondo di gioco attraverso la pittura degli scudi. La scelta di Warhorse Studios di inaugurare il ciclo di contenuti post-lancio con un’espansione di portata più contenuta, piuttosto che con un ampliamento massiccio del mondo di gioco, sembra riflettere una strategia ben ponderata. Un DLC di questa natura è, infatti, generalmente più rapido da sviluppare e pubblicare, permettendo di mantenere vivo l’interesse dei giocatori e di rispettare tempestivamente le promesse di supporto post-lancio. Inoltre, un’uscita così ravvicinata al gioco principale capitalizza lo slancio iniziale, offrendo al contempo allo studio un’opportunità preziosa per saggiare la ricezione del pubblico verso determinati stili narrativi o meccaniche prima di investire risorse in progetti DLC più vasti e onerosi.

Caratteristica Dettagli
Nuova Trama Narrativa Incentrata sul misterioso pittore Maestro Voyta e la creazione della sua “opera magna”.
Nuovo Personaggio Chiave Maestro Voyta, un artista eccentrico, tormentato e dal passato enigmatico.
Nuova Meccanica di Gioco Pittura e personalizzazione degli scudi, con oltre 100 design unici e combinazioni di colori disponibili.
Durata Stimata Circa 8-12 ore, a seconda dello stile di gioco del giocatore.
Accessibilità Disponibile dopo aver completato la missione principale “Per Chi Suona la Campana”; non è necessario aver terminato il gioco base.
Prezzo $5.99 / £4.99 (o incluso nell’Expansion Pass o nella Gold Edition del gioco).
Data di Uscita 15 Maggio 2025.
Piattaforme Tutte le piattaforme su cui Kingdom Come: Deliverance II è disponibile.

Incontro con l’Artista: Chi è il Maestro Voyta?

Al centro di “Brushes with Death” troviamo una figura tanto affascinante quanto bizzarra: il Maestro Voyta. Descritto come un artista “eccentrico”, “tormentato”, “leggermente squilibrato” e persino “losco”, Voyta è il perno attorno al quale ruota l’intera narrazione del DLC. L’incontro iniziale con lui è emblematico della sua natura: Henry lo trova nei pressi del Castello di Trosky, intento a “borbottare tra sé e sé mentre è legato a un albero” e, dettaglio non trascurabile, in compagnia di un “teschio umano dipinto con cui parla!”.

Le peculiarità di Voyta non si fermano qui. Il teschio dipinto è un suo costante compagno, e la sua reputazione, come sottolineato, è “macchiata come le sue tele”. Il mistero che lo avvolge è palpabile: “Chi è e cosa è? Come fa a sapere così tanto?”. Dietro la sua stravaganza si cela un “tragico passato che spiega la sua situazione e una macabra spiegazione anche per quel teschio”. Secondo Vladimír Mareček, narrative designer presso Warhorse Studios, la figura di Voyta è emersa dal desiderio di introdurre la meccanica della pittura degli scudi e, al contempo, di raccontare una storia più personale e intima. Nonostante le apparenze, Voyta è concepito per essere un personaggio complesso: “Sembra una persona davvero strana a tutto tondo… Dal primo momento in cui incontri il pittore, sembra un tipo così adorabile e interessante. A volte fa battute con te, cerca di offenderti solo per farti ridere, ed è un personaggio davvero divertente”. Questa dualità lo rende un elemento narrativo intrigante, capace di suscitare curiosità e, forse, persino affetto.

La creazione di Voyta dimostra come il suo personaggio non sia un semplice dispensatore di missioni, ma un veicolo fondamentale per le meccaniche e i temi del DLC. La sua intera personalità e il suo retroscena sono indissolubilmente legati sia alla pittura degli scudi – la principale novità ludica – sia al focus tematico sulle lotte personali e sull’arte come mezzo di espressione o redenzione. Warhorse Studios ha voluto dare ai giocatori un sistema di pittura degli scudi e, per giustificarlo narrativamente, ha ideato “il pittore”. Successivamente, questo personaggio è stato arricchito con tratti “eccentrici” e un “passato tragico”, permettendo al DLC di esplorare temi più profondi come il “conflitto personale” e il “fare pace con il passato”, evitando che la nuova meccanica sembrasse un’aggiunta superficiale. La sua natura artistica si sposa perfettamente con il titolo “Brushes with Death” (Pennellate con la Morte) e con l’aspetto creativo della personalizzazione. Questo approccio integrato tra narrazione, personaggio e meccaniche di gioco testimonia una progettazione attenta, mirata a offrire un’esperienza più coesa e significativa.

Una Nuova Tela per Henry: La Trama e le Missioni di “Brushes with Death”

L’avventura di “Brushes with Death” inizia con un incontro fortuito e decisamente insolito: Henry si imbatte in Maestro Voyta “lungo la strada… legato a un albero” nelle vicinanze del Castello di Trosky. Questo bizzarro episodio, che vede Voyta conversare amabilmente con il suo teschio dipinto, dà il via a una serie di eventi che trascineranno Henry in una storia dalle molteplici sfaccettature.

La linea narrativa del DLC si sviluppa lungo due direttrici principali, come spiegato da Vladimír Mareček. Da un lato, Henry dovrà fornire un aiuto concreto a Voyta, assistendolo nelle sue “necessità più urgenti: assicurarsi nuove opportunità di lavoro e completare incarichi, lavorando verso l’importante obiettivo di dipingere un altare per un monastero”. Queste missioni possono assumere toni leggeri e umoristici; un esempio fornito è quello di “far ubriacare qualcuno… per poi mascherarsi da diavolo e cercare di spaventarlo per allontanarlo dal lavoro che il pittore desidera!”, con la possibilità che le cose vadano storte in modi imprevedibili.

Dall’altro lato, la storia si addentra profondamente nelle “circostanze dietro la personalità eccentrica del pittore e la storia della sua vita”, svelando un “tragico retroscena”. In questa parte più introspettiva, Henry avrà l’opportunità di influenzare il destino di Voyta, aiutandolo a “trovare un modo per perdonare se stesso per ciò che è accaduto nella sua vita” e, se lo desidera, a “indirizzarlo sulla retta via”. Le missioni si estenderanno attraverso le mappe di Trosky e Kuttenberg, portando Henry a interagire con una varietà di “personaggi familiari e non familiari” per aiutare il suo nuovo amico a “completare il dipinto più importante della sua vita“.

Un aspetto cruciale è l’agenzia concessa al giocatore: le scelte compiute potranno avere un impatto sul percorso di Voyta. Come sottolineato da Mareček, “Puoi provare ad aiutarlo a trovare un modo per perdonarsi… puoi almeno metterlo sulla strada giusta, se vuoi”. Alcune recensioni confermano la presenza di “decisioni sfumate che possono avere un impatto notevole su come si concludono le cose”. La durata stimata per completare questo nuovo capitolo della saga di Henry si attesta tra le 8 e le 12 ore, a seconda dello stile di gioco adottato.

Questa deliberata commistione di “missioni molto divertenti” e altre incentrate su “dramma e amicizia” riflette l’intenzione di Warhorse Studios di creare un’atmosfera più vicina alla “vita reale”, dove commedia e tragedia spesso si intrecciano. L’esempio della missione del “travestimento da diavolo” illustra l’umorismo, mentre l’esplorazione del “passato tragico” di Voyta fornisce il pathos. Tale equilibrio impedisce al DLC di diventare eccessivamente cupo o puramente farsesco, puntando a un’esperienza emotiva più ricca e sfaccettata, in linea con il tono generale di Kingdom Come: Deliverance, che bilancia il realismo storico e temi seri con momenti di leggerezza ed esperienze umane condivisibili.

Inoltre, la progressione narrativa non si limita al semplice completamento di obiettivi. L’intera questline è strutturata attorno allo svelamento di un mistero – il passato di Voyta – e alla possibilità per il personaggio di raggiungere una forma di redenzione. Il viaggio emotivo e la comprensione acquisita dal giocatore diventano parte integrante della ricompensa. Il DLC spinge attivamente a “Scoprire le risposte alle molte domande che circondano questo misterioso personaggio”, e la possibilità di “indirizzarlo su un nuovo cammino e fare pace con il passato” suggerisce che la risoluzione narrativa e lo sviluppo del personaggio sono motivazioni chiave, che vanno oltre le semplici ricompense materiali. La menzione di un “obiettivo segreto ottenuto facendo sì che Voyta raccontasse più di quanto volesse inizialmente” rafforza l’idea che un coinvolgimento più profondo con la narrazione sia premiato, soddisfacendo i giocatori che apprezzano trame solide e personaggi ben sviluppati.

L’Arte della Guerra (e della Personalizzazione): La Pittura degli Scudi

Una delle introduzioni più significative di “Brushes with Death” è la meccanica della pittura degli scudi, una funzionalità che permette ai giocatori di personalizzare questo fondamentale strumento di difesa. L’idea di offrire questa opzione è stata, infatti, una delle principali motivazioni dietro la creazione stessa del DLC: “Questo personaggio eccentrico è emerso dal desiderio di dare ai giocatori una nuova meccanica di pittura degli scudi che potessero usare per imprimere maggiormente la loro identità nel gioco”.

Il sistema di personalizzazione consente di “combinare simboli con colori”, oltre a utilizzare “design unici, bordi e sigilli“. La varietà è notevole, con “oltre 100 design unici e combinazioni di colori tra cui scegliere”, offrendo ampio spazio alla creatività individuale. Una volta sbloccato l’atelier di Voyta attraverso la progressione nella sua questline – specificamente dopo aver recuperato i suoi oggetti e avergli parlato nel Castello di Trosky – Henry potrà accedere a questa nuova funzionalità. Un aspetto interessante è la modalità di sblocco di ulteriori opzioni decorative: nuovi simboli e insegne possono essere ottenuti attraverso specifici risultati di gioco, come il completamento di determinate missioni, la visita a luoghi particolari o l’incontro con specifici PNG. Ciò significa che i progressi già compiuti nel gioco base potrebbero rendere immediatamente disponibili alcuni elementi decorativi. Questa caratteristica è pensata per permettere ai giocatori di “imprimere maggiormente la loro identità nel gioco” e, come notato da alcune recensioni, aggiunge un “tocco medievale che contribuisce alla sensazione di stare creando una nuova eredità per Henry”.

La meccanica della pittura degli scudi non è una semplice aggiunta cosmetica fine a se stessa. Collegando lo sblocco di nuovi design a obiettivi interni al gioco, missioni ed esplorazione, essa incentiva attivamente i giocatori a interagire più a fondo con l’intero mondo di gioco, non limitatamente ai contenuti del DLC. Si crea così un circolo virtuoso: giocare di più porta a sbloccare più opzioni di personalizzazione, il che aumenta il senso di investimento personale, spingendo a giocare ancora. Questa scelta di design estende intelligentemente il valore della pittura degli scudi oltre la mera estetica, integrandola nella più ampia struttura di ricompense di KCD2 e potenziando la rigiocabilità o la completezza di una partita. Inoltre, premia in modo sottile i giocatori di lunga data che hanno già ottenuto molto nel gioco base.

L’affermazione del narrative designer, “Da un punto di vista pratico, sapevamo di avere un ottimo sistema di scudi con le nostre meccaniche di pittura interne”, suggerisce che Warhorse Studios ha capitalizzato capacità tecniche preesistenti per creare una nuova funzionalità per i giocatori. È probabile che il gioco disponesse già di un sistema per applicare texture e design agli scudi (magari per la varietà degli NPC o per oggetti unici). Gli sviluppatori hanno riconosciuto il potenziale di rendere accessibile questo sistema ai giocatori, costruendovi attorno una narrazione (Voyta il pittore) e un’interfaccia utente dedicata. Questo approccio rappresenta un modo efficiente per aggiungere una nuova caratteristica significativa senza dover necessarily sviluppare da zero sistemi complessi, riutilizzando creativamente risorse e sistemi esistenti per migliorare l’esperienza del giocatore.

Come Iniziare l’Avventura Pittorica

Per intraprendere il viaggio artistico e misterioso offerto da “Brushes with Death”, i giocatori devono soddisfare un prerequisito specifico: aver completato la missione della storia principale intitolata “Per Chi Suona la Campana” (For Whom The Bell Tolls). È importante sottolineare che non è necessario aver terminato l’intera campagna del gioco base per accedere ai contenuti del DLC, rendendolo fruibile anche a chi si trova ancora nel mezzo dell’avventura principale di Henry. Tuttavia, alcune analisi suggeriscono che, sebbene accessibile “presto”, il DLC “presuppone che i giocatori abbiano alcune abilità ed esperienze preesistenti, armi e armature decenti e abbiano già sbloccato parti successive della mappa”. Questo potrebbe indicare che l’esperienza risulta più fluida se integrata in una fase un po’ più avanzata della partita, piuttosto che immediatamente dopo il completamento del prerequisito.

Una volta soddisfatta la condizione della missione “Per Chi Suona la Campana”, sulla mappa di gioco apparirà un indicatore viola a sud-est del Castello di Trosky. Questo segnalino indica l’inizio della missione introduttiva del DLC, denominata “Una Situazione Spinosa” (Sketchy Situation). Avvicinandosi all’indicatore, si attiverà una scena d’intermezzo: Henry troverà il Maestro Voyta legato a un albero, assorto in una conversazione con il suo inseparabile teschio dipinto. Poco dopo, la situazione si complica con l’arrivo di due lupi. Henry offrirà il suo aiuto, e il giocatore dovrà decidere come gestire la minaccia: combattendo e uccidendo i lupi, oppure spaventandoli per farli fuggire. Dopo aver risolto il problema dei lupi, Henry potrà slegare Voyta e parlare con lui per scoprire cosa gli è successo. Il pittore chiederà quindi a Henry di recuperare alcuni oggetti che gli sono stati rubati: un set di pennelli e, facoltativamente, tre dadi.

Per recuperare gli oggetti, sarà necessario recarsi a Troskowitz e dirigersi a sud-est verso un accampamento indicato sulla mappa, dove si trovano i ladri, Yura e Clovis. A questo punto, il giocatore avrà diverse opzioni: un approccio aggressivo, affrontando Yura e Clovis in combattimento, sconfiggerli e recuperare gli oggetti dai loro corpi; oppure un approccio pacifico, tentando di risolvere la situazione diplomaticamente. Se si supera una prova di abilità, sarà possibile vincere i pennelli battendo Yuri in una gara di tiro con l’arco e i dadi sconfiggendo Clovis in una partita a dadi. Una volta recuperati i pennelli (e i dadi, se si è scelto di farlo), si dovrà tornare dal Maestro Voyta, che nel frattempo si sarà stabilito nella sua stanza nel Castello di Trosky, all’ultimo piano dell’ala sinistra. Dopo avergli restituito il maltolto, Voyta ricompenserà Henry e gli offrirà il suo aiuto per dipingere gli scudi, sbloccando così la nuova meccanica di personalizzazione.

La scelta di “Per Chi Suona la Campana” come punto di accesso al DLC appare ponderata. Questa missione si colloca in un momento della storia principale in cui Henry ha probabilmente iniziato a farsi un nome, ha acquisito alcune abilità e gode di una maggiore libertà di esplorazione. Tale collocazione evita di sovraccaricare i giocatori alle prime armi, ancora impegnati a familiarizzare con le meccaniche di base del gioco. Inoltre, posizionare l’inizio del DLC dopo questa specifica missione potrebbe allinearsi narrativamente con la crescente reputazione o le capacità di Henry, rendendo più plausibile che un personaggio come Voyta gli affidi compiti importanti. L’osservazione che il DLC “presuppone che i giocatori abbiano alcune abilità ed esperienze preesistenti” supporta l’idea che il punto di ingresso non sia pensato per i principianti assoluti, bilanciando l’accessibilità con la garanzia che il giocatore sia adeguatamente preparato per le sfide e la narrazione proposte.

Contenuti Correlati e Aggiornamenti

Il lancio di “Brushes with Death” non è stato un evento isolato, ma è avvenuto in concomitanza con il rilascio dell’aggiornamento gratuito 1.3 per Kingdom Come: Deliverance II. Questo aggiornamento ha introdotto diverse novità e miglioramenti per tutti i giocatori, indipendentemente dall’acquisto del DLC.

Tra le caratteristiche principali dell’Update 1.3 figurano: una nuova attività secondaria, le Corse di Cavalli, complete di missioni dedicate; bilanciamento dei nemici e dell’economia, ad esempio, i combattimenti in regioni come Kuttenberg sono stati resi più impegnativi, mentre i mercanti ora offrono pagamenti migliori per la merce, rendendo il saccheggio più remunerativo; e decine di correzioni di bug e miglioramenti generali all’esperienza di gioco. Alcune fonti menzionano anche l’introduzione del tiro con l’arco a cavallo e modifiche alla disponibilità di beni di fascia alta nelle città più grandi.

“Brushes with Death” rappresenta solo il primo tassello di un piano di supporto post-lancio più ampio. È la prima di tre espansioni narrative maggiori previste per il 2025. Le successive saranno: “Legacy of the Forge” (prevista per l’autunno), che si concentrerà sul restauro della forgia di Kuttenberg e permetterà a Henry di diventare un maestro fabbro; e “Mysteria Ecclesiae” (prevista per l’inverno), in cui i giocatori esploreranno il Monastero di Sedletz per fermare la diffusione di una malattia mortale. Tutti questi DLC sono inclusi nell’Expansion Pass, che, oltre alle tre espansioni narrative, garantisce l’accesso immediato al pacchetto “Shields of Season Passing”, contenente quattro design unici per scudi, disponibili fin dal lancio di KCD2.

La strategia di rilasciare un DLC a pagamento in contemporanea con un aggiornamento gratuito significativo è una pratica comune ed efficace nell’industria videoludica. L’Update 1.3, con le sue novità come le corse di cavalli e i bilanciamenti, attira nuovamente tutti i giocatori verso KCD2, indipendentemente dalla loro intenzione di acquistare il DLC. Questo aumento dell’attività dei giocatori genera maggiore fermento attorno al gioco. I giocatori che apprezzano i miglioramenti dell’aggiornamento gratuito potrebbero essere più propensi ad acquistare il DLC a pagamento mentre sono già coinvolti nel gioco. Di conseguenza, il lancio del DLC assume i contorni di un evento più grande per la comunità di KCD2, massimizzando la visibilità del contenuto a pagamento e migliorando la soddisfazione generale dei giocatori grazie ai perfezionamenti apportati al gioco base.

Inoltre, la trasparenza di Warhorse Studios nel rivelare una roadmap annuale con DLC tematici (arte, forgiatura, mistero monastico) fin dalle prime fasi stabilisce le aspettative dei giocatori e può incoraggiare l’investimento nell’Expansion Pass. Conoscere i temi e le finestre di uscita approssimative permette ai giocatori di anticipare i contenuti futuri, e questa comunicazione proattiva può costruire fiducia, rendendo l’Expansion Pass un investimento a lungo termine appetibile per i fan più devoti. Il pacchetto “Shields of Season Passing” funge da piccolo bonus immediato per chi opta per il pass stagionale, rafforzando ulteriormente questa strategia di coinvolgimento a lungo termine.

Prime Impressioni dalla Boemia: Cosa Dice la Critica e la Community

Le prime reazioni a “Brushes with Death” da parte della critica specializzata e della community di giocatori sono state generalmente positive. Molti hanno lodato la qualità della scrittura, il carisma del personaggio di Voyta e l’introduzione della meccanica di pittura degli scudi. Un altro punto a favore, spesso sottolineato, è il rapporto qualità-prezzo, considerato vantaggioso.

Tra i punti di forza evidenziati spiccano: il personaggio e la storia di Voyta, definito coinvolgente, ben doppiato e capace di aggiungere profondità al mondo di gioco; la pittura degli scudi, accolta come una gradita funzionalità di personalizzazione, con apprezzamenti per i design di ispirazione medievale; la qualità della scrittura, in linea con gli elevati standard del gioco base; e decisioni con peso narrativo, dove alcune scelte del giocatore possono avere un impatto notevole sugli sviluppi della trama.

Tuttavia, non sono mancate alcune critiche e perplessità. Una delle discussioni più accese riguarda la natura della storia: alcuni giocatori, specialmente se affrontano il DLC dopo aver completato la campagna principale, l’hanno percepita come “a basso impatto” o addirittura “filler” (riempitiva), meno essenziale rispetto alle missioni principali o alle migliori quest secondarie del gioco base. Altri, al contrario, l’hanno difesa come una solida storia autoconclusiva. Anche il ritmo e il design di alcune missioni sono stati oggetto di dibattito, con alcuni passaggi descritti come semplici “fetch quest” (missioni di recupero oggetti o di dialogo). Infine, l’aggiornamento 1.3, pur introducendo migliorie, sembra aver causato nuovi glitch grafici per alcuni utenti, un aspetto tecnico che ha generato una certa frustrazione.

Molti concordano sul fatto che il modo ideale per godere appieno di “Brushes with Death” sia integrarlo in una nuova partita o in una già avviata ma non ancora conclusa. In questo contesto, il DLC si fonde più naturalmente con l’esperienza complessiva, apparendo come un’altra elaborata missione secondaria piuttosto che un episodio separato e meno urgente da affrontare dopo i titoli di coda. Come osservato, “I nuovi giocatori vivranno Brushes with Death semplicemente come un’altra delle molte elaborate missioni secondarie del gioco… questo è probabilmente lo scenario ideale, in cui il DLC scompare senza soluzione di continuità nell’insieme”.

Il dibattito sulla natura “filler” del DLC solleva una questione fondamentale nella progettazione di contenuti aggiuntivi per RPG narrativi. Le campagne principali di questi giochi hanno spesso una posta in gioco elevata e una portata epica. Di conseguenza, i DLC con storie secondarie, specialmente quelli che non portano avanti direttamente la trama principale, possono apparire meno “importanti”, soprattutto se giocati dopo la risoluzione della storia principale. Tuttavia, il termine “filler” non è intrinsecamente negativo; molte amate missioni secondarie negli RPG sono tecnicamente “filler” rispetto alla progressione della trama principale, ma aggiungono ricchezza e profondità al mondo e ai personaggi. L’intento dichiarato per questo DLC era, dopotutto, una storia “più personale”, non necessariamente sconvolgente per il mondo di gioco. La percezione del valore di un DLC può quindi essere fortemente influenzata da quando e come il giocatore vi si approccia, e dalle sue aspettative su ciò che un DLC “dovrebbe” essere.

L’uscita simultanea del DLC con l’Update 1.3 ha rappresentato una sorta di “arma a doppio taglio”. Se da un lato ha portato numerosi benefici (corse di cavalli, correzioni), dall’altro ha inavvertitamente introdotto nuovi problemi per alcuni (i già citati bug grafici). I grandi aggiornamenti di gioco sono complessi e possono avere conseguenze impreviste. Sebbene mirasse a migliorare il gioco, l’Update 1.3 sembra aver causato nuovi problemi grafici per una parte dei giocatori, rischiando di mettere in ombra i contenuti del DLC se i problemi tecnici si rivelassero gravi o diffusi per gli utenti interessati. Ciò sottolinea i rischi insiti nelle implementazioni di patch su larga scala, specialmente quando legate a un rilascio di contenuti a pagamento, e l’importanza del supporto post-lancio per risolvere questi nuovi bug.

Conclusione: Vale la Pena Impugnare il Pennello?

“Brushes with Death” arricchisce il mondo di Kingdom Come: Deliverance II con una storia incentrata sul carismatico e tormentato Maestro Voyta, introduce l’apprezzata meccanica della pittura degli scudi e offre diverse ore di nuove missioni da affrontare. Considerando il suo prezzo contenuto, il DLC si presenta come una proposta di buon valore, specialmente per i giocatori desiderosi di trovare nuovi motivi per immergersi nella Boemia del XV secolo o per coloro che stanno iniziando una nuova partita.

Questo contenuto aggiuntivo è ideale per chi apprezza la scrittura di KCD2, le sue missioni secondarie incentrate sui personaggi e la possibilità di una maggiore personalizzazione. È particolarmente consigliato a chi inizia una nuova avventura o si trova nelle fasi iniziali o intermedie di una partita, poiché in tal modo la storia di Voyta può intrecciarsi più organicamente con l’esperienza principale. I giocatori che cercano una continuazione diretta e ad alta tensione dell’epopea principale di Henry potrebbero trovarlo meno essenziale se giocato come esperienza post-credits a sé stante, ma comunque godibile per i suoi meriti intrinseci.

In definitiva, “Brushes with Death” espande con successo l’universo di KCD2 offrendo un tipo di narrazione differente – più intima e personale, come nelle intenzioni degli sviluppatori. Pur non essendo un’espansione grandiosa e sconvolgente, aggiunge un sapore unico, uno sfogo creativo per i giocatori e approfondisce l’arazzo già ricco della Boemia medievale. Funge da promettente apripista per i futuri contenuti post-lancio di Warhorse Studios.

Essendo il primo DLC narrativo, “Brushes with Death” stabilisce un certo tono e una certa portata che potrebbero influenzare le aspettative dei giocatori per i successivi “Legacy of the Forge” e “Mysteria Ecclesiae”. Questo DLC è focalizzato sul personaggio e introduce una nuova meccanica specifica legata a quella figura e alla sua storia. Le descrizioni dei futuri DLC (forgiatura, malattia monastica) suggeriscono un modello simile: un focus tematico potenzialmente legato a nuove attività o esplorazioni più approfondite di aspetti esistenti del gioco. I giocatori potrebbero quindi attendersi che i futuri DLC abbiano una scala simile (8-12 ore) e uno stile narrativo analogo (storie personali che arricchiscono il mondo) piuttosto che massicce espansioni che alterano drasticamente la mappa di gioco o la trama principale. Warhorse sembra stia definendo una nicchia per i suoi DLC come esperienze tematiche mirate che aggiungono strati al mondo esistente, gestendo così l’ambito di sviluppo pur fornendo regolarmente nuovi contenuti.

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