Se Starfield ti ha deluso, il nuovo sparatutto cooperativo Jump Ship potrebbe essere il gioco che fa per te

Fluido ed elegante, Jump Ship unisce il meglio di No Man’s Sky, FTL, Starfield e persino Payday, e potrai provarlo a breve.

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Tutti sono rimasti delusi quando hanno scoperto che Starfield non avrebbe avuto viaggi spaziali senza soluzione di continuità. Forse è un problema tecnico, ma influisce sul ritmo – il sogno del videogioco spaziale è quello di poter attraversare la galassia, atterrare su un pianeta lontano, esplorare a piedi e poi ripartire in un unico movimento operistico. Non è un GDR. Il suo mondo non è così vasto. Ma Jump Ship, l’imminente sparatutto cooperativo di Keepsake Games, è costruito attorno a questo tipo di flusso. A volte si è impegnati in combattimenti aerei come in No Man’s Sky ed Elite Dangerous. Altre volte, si tratta di mantenere la propria nave online, alla FTL. E poi, ovviamente, ci sono le incursioni cooperative. Jump Ship potrebbe essere davvero speciale. E, per fortuna, potrete provarlo presto voi stessi.

Ecco come funziona. Si inizia nel proprio hangar – idealmente, con tre amici. Il sistema stellare sta lentamente venendo distrutto da una corruzione in espansione e vischiosa che vive nel cuore dell’universo. Cancellando settore dopo settore galattico, il vostro compito è quello di arrivare al centro del mondo di gioco e sconfiggere finalmente il grande male che si cela lì. Quando si combatte a terra, Jump Ship è un FPS. Ma poi si torna alla nave e, a seconda delle proprie preferenze, può diventare un gioco spaziale o persino un gioco di strategia.

Vedete, ogni missione richiede di effettuare una serie di salti luminosi – si parte dal punto di riferimento A, ma l’obiettivo effettivo potrebbe essere al punto di riferimento E, e questo significa che bisogna passare attraverso i punti di riferimento B, C e D. Ogni volta che si esce dalla velocità della luce, potrebbe esserci qualsiasi cosa ad aspettarvi. Magari uno squadrone di caccia nemici pronto per un’imboscata, o forse una fascia di asteroidi. L’universo di Jump Ship non è aperto, ma non si tratta solo di scegliere una missione e poi iniziare una missione – prima bisogna viaggiare.

Ed è qui che diventa interessante. Una persona pilota, una persona gestisce le torrette, una persona è nella sala macchine e una persona è sul ponte. Compare un gruppo di navi da guerra nemiche e scoppia un enorme combattimento aereo. La persona sul ponte può saltare di lato e, usando un jet pack, attraversare lo spazio aperto per cercare di sabotare i nuclei di potenza degli avversari.

Quando si viene colpiti e alcuni sistemi iniziano a guastarsi, il poveretto nella sala macchine deve estrarre i pezzi del motore e sostituirli con altri nuovi prima che esplodano, oppure reindirizzare l’energia da una sezione della nave a un’altra. Nel frattempo, gli altri due giocatori cercano di schivare gli attacchi in arrivo tramite i comandi e di abbattere tutto ciò che possono con le armi montate.

È tutto senza soluzione di continuità. Tutto questo accade contemporaneamente. Il momento clou, il momento “oh wow” di Jump Ship è quando tutto si unisce organicamente. Durante la mia partita, ero quello alla torretta. Stavo sparando, e potevo vedere il mio compagno saltare con il jet pack e volare verso la flotta nemica. Il nostro pilota ci ha avvicinati mentre io tenevo a bada lo sciame.

Abbiamo iniziato a subire danni – alle comunicazioni, il nostro ingegnere ci avvertiva che le armi automatiche montate sul ponte avrebbero dovuto essere messe offline per mantenere intatti i propulsori. Sembrava brutto, ma all’improvviso la nave madre nemica è esplosa e il nostro amico con il jet pack è tornato a tutta velocità verso di noi. Il pilota ha sterzato per prenderlo, e lui si è attaccato al ponte ed è entrato nell’aria di servizio tornando sul ponte. È stata una grande battaglia spaziale multiforme con tutti e quattro i giocatori che assumevano ruoli diversi – e ancora una volta, tutto senza soluzione di continuità.

Alla fine, si raggiunge il pianeta obiettivo, si atterra e si scende, e poi Jump Ship si avvicina a Payday. Lavorando in squadra, si abbattono i nemici terrestri e si violano i sistemi di sicurezza di antiche volte extraterrestri. A volte si tratta di bottino per potenziare la propria nave. A volte sono oggetti chiave che fanno progredire la storia e sbloccano nuove missioni. Tutto ciò che si trova, lo si porta di nuovo sulla nave. E poi bisogna farsi strada di ritorno a casa.

Nessuno sceglie un ruolo. Nessuno è legato a una classe specifica. Ogni volta che si parte per una missione, si può fare quello che si vuole – se si vuole, si possono usare tutte le armi montate e combattere a distanza, oppure saltare tutti di lato e assalire la nave madre nemica in massa. Anche in questa fase di sviluppo, Jump Ship è completamente fluido. Più di qualsiasi altro dei suoi principali contemporanei, sembra aver catturato e consolidato l’essenza dell’avventura spaziale.

Non c’è ancora una data di rilascio ufficiale, ma Jump Ship verrà lanciato in accesso anticipato questa estate. Nel frattempo, Keepsake sta per lanciare la prima beta chiusa. Se volete iscrivervi, potete farlo qui.

Una versione di questo articolo è apparsa su www.pcgamesn.com

Redazione Absolutegamer

Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.

They/Them (ovviamente, geni)