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La sitcom su uno studio di sviluppo di MMORPG, Mythic Quest, sta per iniziare la sua quarta stagione, in onda su Apple TV+ dal 29 gennaio. Il nuovo trailer è disponibile; inoltre, la serie avrà una sua espansione, intitolata “Side Quest”, in arrivo a marzo.
Nonostante sia una commedia leggera, Mythic Quest ha affrontato in passato le tendenze e le difficoltà dello sviluppo di videogame (come NFT e nazisti), e sembra che la quarta stagione non sarà diversa: il trailer suggerisce una trama ispirata a Roblox.
“Gli utenti di Playpen creano giochi a sfondo sessuale,” dice David Brittlesbee, produttore esecutivo della serie MMO fittizia Raven’s Banquet e Playpen, un gioco in stile Animal Crossing pubblicato dallo studio. Sullo schermo alle sue spalle, si vedono avatar che si impegnano in, beh, atti sessualmente espliciti, seppur animati. “Non possiamo permettere che i bambini vedano queste cose!”
“David, sono i bambini a creare queste cose,” risponde Rachel, responsabile della monetizzazione di Raven’s Banquet. Poco dopo nel trailer, David riceve una citazione e i due compaiono davanti al Congresso per rispondere di aver lucrato sul lavoro minorile. Immagino che l’audizione non andrà molto bene.
Mythic Quest non si limita a riflettere sull’uso di contenuti gratuiti prodotti da bambini su Roblox, ma mostra anche un avatar di Ian Grimm (Rob McElhenney), il direttore creativo, alimentato da intelligenza artificiale, altrettanto difficile da gestire del suo corrispettivo umano. La quarta stagione sembra aumentare anche i conflitti tra Grimm e Dana Bryant (Imani Hakim), ex tester ora stella nascente nel settore dei giochi rilassanti.
Devo ammettere di essere indietro di qualche stagione con Mythic Quest—mi sono fermato alla seconda. Ma è bello rivedere il gruppo dopo tutto questo tempo: la terza stagione è andata in onda nel 2022.
La quarta stagione della sitcom su uno studio di sviluppo videoludico arriva su Apple TV+ il 29 gennaio.
Una versione di questo articolo è già apparsa su www.pcgamer.com
Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.
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