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Ci sono momenti nella storia di un videogiocatore che definiscono un’era. Per molti è stato il lancio di Baldur’s Gate 3, un titolo che ha spazzato via ogni standard precedente sui giochi di ruolo occidentali. Ma per noi, che seguiamo Swen Vincke e la sua armatura fin dai tempi del primo Divine Divinity, la notizia di oggi ha un sapore ancora più dolce. Larian Studios torna alle origini, torna alla sua creatura, e lo fa con una promessa che fa tremare i polsi.
La conferma ufficiale: un progetto titanico
La notizia, riportata dettagliatamente da PC Gamer, conferma quello che era iniziato come un semplice sussurro a inizio settimana. Un deposito di marchio (“trademark filing”) aveva già insospettito la community più attenta, ma ora è ufficiale: il prossimo grande progetto di Larian sarà un nuovo capitolo della saga di Divinity.
Ma non stiamo parlando di un “semplice” seguito. Le parole usate dallo studio sono state inequivocabili e incredibilmente ambiziose. Il nuovo Divinity viene descritto come:
- “Il nostro gioco più grande di sempre”: Una dichiarazione di intenti potentissima.
- “Ancora più vasto di Baldur’s Gate 3”: Considerando che BG3 richiede facilmente oltre 150 ore per una singola run approfondita e possiede una ramificazione narrativa quasi infinita, l’idea di qualcosa di più grande è quasi difficile da concepire mentalmente.
Cosa significa superare Baldur’s Gate 3?
Perché siamo così entusiasti? Perché Larian ora possiede il know-how tecnologico e narrativo maturato con la licenza di Dungeons & Dragons, ma questa volta potrà applicarlo al proprio universo, senza le restrizioni dei ruleset di D&D 5a Edizione.
Tornare a Rivellon (l’ambientazione storica di Divinity) significa per Larian avere il controllo totale su:
- Sistemi di combattimento elementali: Ricordate le superfici di Original Sin 2? Olio che prende fuoco, acqua che si elettrifica, nubi di veleno che esplodono. In Divinity, Larian può spingere la fisica e la chimica magica al limite, cosa che in D&D era parzialmente limitata dalle regole del gioco da tavolo.
- Lore e Narrativa: Non dovendo più chiedere approvazione a Wizards of the Coast per ogni linea di dialogo o per il destino di un personaggio, Swen Vincke e il suo team di scrittori possono osare. Possono distruggere città, uccidere dei, e riscrivere la storia del loro mondo con una libertà creativa assoluta.
- Action Points e Libertà: Il sistema di Action Points di Divinity è sempre stato più flessibile dell’azione/bonus action di D&D. Un ritorno a quella fluidità, potenziata dal motore grafico di BG3, è il sogno proibito di ogni stratega.
Un futuro radioso per i GDR
Se Baldur’s Gate 3 è stato il gioco che ha fatto conoscere Larian al grande pubblico, questo nuovo Divinity sarà la loro opera magna, il progetto della piena maturità. Sapere che lo studio sta investendo tutte le sue risorse (e i meritati guadagni degli ultimi anni) per superare se stessi, invece di adagiarsi sugli allori o sfornare DLC facili, è la dimostrazione che la passione per il medium videoludico è ancora viva.
Non sappiamo ancora se si chiamerà Original Sin 3 o se avrà un sottotitolo completamente nuovo, ma una cosa è certa: la nostra fiducia in Larian è incrollabile. E se dicono che sarà più grande di BG3, noi stiamo già preparando le ferie per il (lontano) lancio.
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