Scala qualsiasi cosa in Lorn’s Lure, un nuovo FPS retrò che ti chiede di diventare un androide e di farti strada attraverso una vasta e misteriosa struttura.
È strano che il parkour non abbia avuto un ruolo più importante nei videogiochi. Certo, quasi tutti gli FPS presentano qualche forma di arrampicata, ma in termini di free running vero e proprio ci sono solo Mirror’s Edge, Dying Light e pochi altri che alzano la bandiera per i salti in prima persona. Il nuovo gioco retrò Lorn’s Lure si unisce a questo numero, offrendo tutta l’arrampicata di cui hai bisogno.
Come in tutti i migliori giochi FPS, Lorn’s Lure rimanda all’era di Quake, quando gli sparatutto in prima persona erano al loro apice, per la sua grafica e il suo gameplay. Ti metti nei panni di un androide, perso lontano dalla tua colonia di origine. Trovandoti in una struttura colossale e armato solo di un paio di picconi che puoi usare per scalare qualsiasi cosa, intraprendi un viaggio che promette sorprese narrative e tanta azione parkour.
Anche se rientra nell’ombrello degli FPS, qui non si spara, ma è una piattaforma atmosferica in prima persona che ti permette di procedere al tuo ritmo, arrampicandoti su qualsiasi superficie a tuo piacimento. Lo sviluppatore Rubeki Games afferma che sei libero di goderti le viste e i suoni, assorbendo tutto ciò che ti circonda, oppure puoi immergerti come uno speedrunner, con l’obiettivo di attraversare il gioco il più velocemente possibile.
Anche se Lorn’s Lure è spoglio in alcuni aspetti, presenta anche un’estetica retrò moderna, più lussuosa. Aggiungiamo a tutto questo una trama che affronta temi importanti come l’esistenzialismo, la depressione, le malattie mentali e molto altro, e otterremo qualcosa che sembra semplice, ma nasconde profondità ingannevoli.
Lorn’s Lure è ora disponibile su Steam con uno sconto del 10% fino a lunedì 27 settembre. Se vuoi provarlo di persona, visita la pagina del gioco su Steam per saperne di più.
Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.
They/Them (ovviamente, geni)