Ok, di survival ne ho visti a pacchi, ma qui la posta in gioco è alta. La premessa narrativa è intrigante: niente Paul Atreides, il Duca Leto è sopravvissuto e la guerra tra Atreides e Harkonnen è più brutale che mai. E noi? Noi siamo gli ultimi arrivati, con il compito di scoprire che fine abbiano fatto i Fremen. Ma prima di pensare a plasmare il destino dell’Imperium, dovrete pensare a non morire disidratati dopo cinque minuti. Questa guida è il vostro distillatore personale, il vostro manuale per non diventare cibo per i vermi al primo passo falso.
In questo articolo
- La Scelta che Conta: Mentore e Ottimizzazione Iniziale
- Le Vostre Prime Ore su Arrakis: Guida Passo-Passo
- Sopravvivenza 101: La Legge della Sete e i Pericoli del Deserto
- Il Vostro Primo Angolo di Deserto: Base Building e il Sandbike
- Amici e Nemici: Schierarsi tra Atreides e Harkonnen
- Consigli da Veterano (e Errori Comuni da Evitare)
La Scelta che Conta: Mentore e Ottimizzazione Iniziale
La creazione del personaggio in Dune: Awakening va oltre la semplice estetica. Certo, potrete forgiare il vostro aspetto e scegliere un pianeta natale, ma la decisione che peserà di più sulle vostre prime ore di gioco è la scelta del Mentore. Questa scelta definisce il vostro punto di partenza, una sorta di “starter pack” di abilità. Vi verrà chiesto di scegliere tra cinque scuole principali: Bene Gesserit (manipolazione e sotterfugio), Swordmaster (combattimento corpo a corpo), Mentat (strategia e controllo), Trooper (armi a distanza ed esplosivi) e, infine, il Survivalist (esplorazione e raccolta di risorse). Ognuno vi darà un’abilità attiva e una passiva per iniziare.
Il sistema di abilità in Dune: Awakening è flessibile e permette il “multiclassing”: potrete apprendere abilità da altre scuole trovando specifici addestratori sparsi per il mondo. Questo significa che la scelta iniziale non è una condanna, ma un “avviamento rapido”. Ed è qui che entra in gioco la strategia.
Un consiglio da amico, da chi ha passato notti insonni a ottimizzare le partenze nei giochi online: evitate di iniziare come Trooper. Il motivo, come riportato da più fonti della community, è disarmante nella sua semplicità: le sue abilità si sbloccano molto facilmente nelle prime fasi di gioco parlando con un NPC specifico. Sceglierlo come mentore significa sprecare la vostra prima, importante specializzazione su qualcosa che otterreste comunque nel giro di un’ora. Molto meglio partire come Swordmaster, Mentat, Survivalist o Bene Gesserit, le cui capacità iniziali potrebbero essere più difficili da reperire subito.
Le Vostre Prime Ore su Arrakis: Guida Passo-Passo
Atterrati su Arrakis, il senso di smarrimento può essere forte. Ecco una checklist di priorità per sopravvivere e progredire in modo efficiente.
- Seguite la Traccia della Missione Principale: Lo so, lo so, siete dei lupi solitari e odiate i tutorial. Ma fidatevi, in questo caso la catena di missioni “A New Beginning” è la vostra migliore amica. È un tutorial esteso che vi guiderà passo passo nella fabbricazione degli oggetti essenziali, dalla prima pistola al fondamentale Respawn Beacon, fino alla costruzione della vostra prima base.
- Raccogliete Tutto (ma con un occhio di riguardo): All’inizio, ogni rottame è oro. Le risorse chiave da accumulare subito sono la fibra vegetale (sorprendentemente rara e necessaria per le bende), il metallo di scarto e il granito. Un consiglio pratico: usate la funzione di scansione (“Scan → trace”) quando raccogliete minerali o altri materiali per massimizzare la resa. Non lasciate indietro nulla.
- Imparate l’Arte del Crafting Essenziale: La missione principale vi guiderà, ma interiorizzate subito questo ciclo: avrete bisogno di un Blood Extractor e di un Blood Purifier per trasformare il sangue dei nemici in acqua potabile. Questo è il vostro pane (o meglio, acqua) quotidiano. Fabbricate bende non appena avete fibra vegetale; potete farlo anche dal vostro inventario mentre siete in movimento.
Sopravvivenza 101: La Legge della Sete e i Pericoli del Deserto
Messa da parte la politica, il vostro primo e unico pensiero su Arrakis sarà uno: sopravvivere. E su Dune, sopravvivere significa una cosa sola: acqua. La vostra idratazione è l’indicatore più importante; se scende, la vostra salute e la vostra stamina massima crolleranno a picco. Non proprio un aperitivo rinfrescante, ma estrarre il sangue dai nemici è, all’inizio, il metodo più affidabile per idratarsi.
Ma l’acqua non è l’unica minaccia. Il calore cocente vi consumerà rapidamente, quindi cercate l’ombra delle rocce ogni volta che potete. Le tempeste di Coriolis sono eventi letali; quando ne vedete una all’orizzonte, non fate gli eroi: trovate immediatamente un riparo o una caverna. Infine, ci sono i vermi. Per evitare di diventare il loro spuntino, muovetevi il più possibile su terreno roccioso. I “wormsign”, i segnali che preannunciano il loro arrivo, vi daranno un piccolo preavviso: usatelo per correre al riparo.
Il Vostro Primo Angolo di Deserto: Base Building e il Sandbike
Sopravvivere non basta, bisogna prosperare. E per farlo, vi servirà un tetto sulla testa. La costruzione della vostra prima base è un passo fondamentale. Vi permetterà di ripararvi dalle tempeste, di immagazzinare risorse e di piazzare le vostre stazioni di crafting. La zona iniziale, la Hagga Basin, è prevalentemente PvE, quindi la vostra base sarà al sicuro dalle razzie di altri giocatori. Scegliete una posizione vicino a formazioni rocciose per una protezione extra e possibilmente vicino a giacimenti di risorse, ma evitate di costruire troppo a ridosso dei Punti di Interesse principali, o potreste impedirne il respawn delle risorse.
Ma il vero game-changer delle prime ore, l’oggetto che dovreste puntare a ottenere il prima possibile, è il Sandbike. Credetemi, un veicolo cambia radicalmente il ritmo del gioco. Attraversare le dune a piedi è lento e pericoloso; con il Sandbike, l’esplorazione diventa più veloce, la raccolta di risorse più efficiente e la fuga dai pericoli molto più semplice. Per costruirlo dovrete seguire la storia e ricercare i componenti, ma considerate quest’obiettivo una priorità assoluta.
Amici e nemici: schierarsi tra Atreides e Harkonnen
Una volta che avrete imparato a non morire ogni dieci minuti, Dune: Awakening vi metterà di fronte a scelte più grandi. La più importante sarà con quale delle due Grandi Casate schierarvi: la nobile Casa Atreides o la spietata Casa Harkonnen. Questa non è una decisione puramente estetica. Influirà sulle missioni che riceverete, sulle ricompense e, naturalmente, su chi saranno i vostri alleati e i vostri nemici nel mondo di gioco. Gli Atreides sono più portati per la difesa e la diplomazia, gli Harkonnen per l’attacco e lo spionaggio. Questa scelta diventa ancora più rilevante quando deciderete di avventurarvi fuori dalla relativa sicurezza della Hagga Basin per entrare nel Deep Desert, la zona endgame dove il PvP è quasi sempre attivo.
Consigli da Veterano (e Errori Comuni da Evitare)
Per chiudere, ecco qualche perla di saggezza che il gioco non vi dirà esplicitamente, per evitarvi i classici errori da principiante:
- Non sottovalutate l’ambiente. Sembra ovvio, ma la disidratazione e il calore uccidono più di qualsiasi mostro nelle prime ore. Gestite l’acqua e cercate l’ombra.
- Posizionate la base con criterio. Come detto, non costruite troppo vicino ai Punti di Interesse (POI) per non bloccare il respawn delle risorse, e mai in aperta sabbia per non attirare i vermi.
- Portate sempre con voi il Vehicle Backup Tool. Lo ripeto perché è fondamentale. Questo strumento vi permette di richiamare e mettere in salvo il vostro veicolo istantaneamente. Non siate quegli sprovveduti che perdono il loro primo Sandbike a causa di una tempesta.
- L’Intel è la vera moneta del progresso. Salire di livello è utile, ma è la risorsa “Intel”, che si trova esplorando i POI, a sbloccare le ricette di crafting e le tecnologie più avanzate. Date la priorità alla sua raccolta se volete smettere di usare equipaggiamento di fortuna.
Arrakis è un mondo che non perdona, ma che sa premiare i tenaci e gli astuti. Questa guida dovrebbe avervi dato le basi per muovere i primi passi. Ora tocca a voi lasciare il vostro segno sulle sabbie di Dune.
Che la vostra acqua non si esaurisca mai. Il Dormiente attende.

Laureata in visual design allo IED, appassionata di videogiochi da quando rubò una vecchia PS1 malconcia a suo fratello maggiore. Ama i metroidvania, i survival game, i suoi gatti, Sylvia Plath e il burro di arachidi. Attivista transfemminista, probabilmente ne sa più di voi su molte cose ma prova a non farvelo notare, resistendo tutto il giorno al bisogno di mandarvi a cag*re. Legacy of Kain: Soul Reaver le ha cambiato la vita e non solo perché Raziel non aveva una identità sessuale definita.
She/Her.