Dragon Age: The Veilguard è ambientato 10 anni dopo Dragon Age: Inquisition.
In una sessione di domande e risposte tenuta su Discord e riportata da Shinobi602, il team ha confermato diversi aspetti finora sconosciuti del sequel tanto atteso, inclusa la notizia che l’Inquisitore “farà sicuramente parte della storia”.
Abbiamo anche appreso qualcosa in più su come si svolgerà il gioco, inclusa la notizia che, a differenza di Inquisition, non ci sarà nessuna meccanica di potere per bloccare il progresso, le posizioni possono cambiare in base alle tue scelte e puoi tornare per completare le missioni secondarie – che sono descritte come “realizzate a mano e incentrate sulla storia” – in posizioni che hai già visitato. Il team ha anche detto che non ci saranno “missioni di recupero”.
Inoltre, la tua storia di origine “giocherà un ruolo importante durante il gioco”, “dandoti l’opportunità di definire chi era e chi è il tuo Rook, e molte opzioni di dialogo”.
Il team ha anche detto che ha deciso di ridurre le dimensioni del gruppo da tre a due per concentrarsi su un’esperienza “molto più intima” in cui dovrai bilanciare le abilità dei tuoi compagni molto più attentamente rispetto ai precedenti capitoli di Dragon Age.
Per il resoconto completo – compresi alcuni potenziali spoiler – apri il post di Shinobi qui sotto:
Nel caso te lo fossi perso, David Gaider ha recentemente condiviso i suoi pensieri sulle opzioni romantiche di Dragon Age: The Veilguard. Gaider, creatore di Dragon Age e scrittore principale dei precedenti capitoli della serie, ha offerto un lungo thread sulla piattaforma di social media X in cui ha paragonato l’approccio al romanticismo al popolare Baldur’s Gate 3.
“Immagino che la mossa in [Dragon Age: The Veilguard] di ‘tutti i compagni sono romanticamente possibili per tutti’ non sia una grande sorpresa, considerando [Baldur’s Gate 3], ma – non sorprendentemente – ho alcuni pensieri”, ha detto Gaider, prima di riconoscere che “il fandom è piuttosto diviso sulla progettazione del romanticismo”.
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