Albino Lullaby è intensamente bizzarro. È un gioco horror, ma non è davvero spaventoso, solo inquietante, sciocco e… beh, strano. Onestamente, non ricordo molto dei dettagli perché sono passati quasi 10 anni da quando è uscito, ma ricordo che era strano.
Era destinato ad essere il primo di una serie episodica – il titolo completo su Steam è Albino Lullaby: Episode 1 – ma non si è mai visto nulla dei seguiti promessi. Fino ad ora: Alice’s Lullaby, in uscita l’8 ottobre, porta i giocatori in una missione per salvare Alice dai Nipoti (quelle cose che sogghignano con i denti) in un mondo deformato dove si viaggerà avanti e indietro nel tempo, cercando di “risolvere il m Mistero metafisico del Culto dei Nipoti e scoprire perché ti chiamano mostro”.
È difficile dire troppo su Albino Lullaby, non per paura di spoiler ma semplicemente perché gran parte dell’esperienza è un tuffo nel cosa diavolo sta succedendo qui? Il mondo del gioco è visivamente sorprendente e l’audio profondamente inquietante; un grande vantaggio per coloro che non amano i jumpscare è che, per quanto ricordo, Albino Lullaby non ne ha. Può essere sorprendente girarsi e trovare uno dei Nipoti che si avvicina, sì, ma è davvero tutto sull’atmosfera.
“Un gioco in cui scappi da patatine fritte malvagie potrebbe sembrare più assurdo che terrificante, ma è questo il punto”, abbiamo detto nella nostra anteprima del 2015. “Albino Lullaby cammina sulla linea sottile tra horror e commedia, creando un’esperienza che non fa ridere a crepapelle né è apertamente spaventosa, ma piuttosto da incubo surrealista”.
Alice’s Lullaby promette di approfondire questo stile di horror psicologico, con “meccaniche di gioco fresche e una storia avvincente che invita i giocatori a confrontarsi nuovamente con il mondo inquietante di Styx”.
“Alice’s Lullaby usa le convenzioni dell’horror per esplorare temi di trauma e percezione, invitando i giocatori a guardare più da vicino e a trovare le inquietanti risposte nascoste sotto la superficie”, ha detto il fondatore e direttore creativo di Ape Law, Justin Pappas.
Ci sono state alcune comprensibili polemiche intorno ad Albino Lullaby per gli episodi successivi mancanti. Il gioco è stato originariamente venduto con un pass stagionale che includeva tutti e tre gli episodi, e gli episodi 2 e 3 erano disponibili anche per l’acquisto separato. Questo è il nocciolo di molte recensioni negative su Steam: parecchie lodano il gioco ma gli danno comunque un pollice verso perché i nuovi capitoli promessi non si sono mai materializzati.
Tieniti aggiornato sulle storie più importanti e sui migliori affari, selezionati dal team di Absolute Gamer.
Ah, ma c’è anche un po’ di hype.
C’è stato anche un cambiamento nel modo in cui viene venduto Alice’s Lullaby. Inizialmente era elencato come DLC per Albino Lullaby, richiedendo il gioco base per funzionare, e mentre quella pagina del negozio è ancora al suo posto (come lo è l’episodio 3), non è più disponibile per l’acquisto. Alice’s Lullaby, che non ha più la parte “episodio 2” nel titolo, è ora un gioco completamente separato.
Pappas ha detto a Absolute Gamer che il cambiamento è nato in parte dal desiderio di allontanarsi dal titolo Albino Lullaby. Fu informato per la prima volta delle potenziali connotazioni negative del termine da un amico con albinismo e poi contattato da un’organizzazione chiamata Sotto lo stesso sole, che esiste per proteggere le persone albino in Africa dalla violenza, chiedendogli di cambiare il nome.
“Mi hanno informato che in alcune parti dell’Africa le persone albino sono temute e persino uccise per le loro parti del corpo da usare nella ciarlataneria sciamanica”, ha detto Pappas. “Questo ha segnato il destino e stiamo facendo ciò che possiamo per allontanarci da Albino nel nostro titolo senza far esplodere il riconoscimento del nostro marchio o causare più confusione”.
Non è menzionato nell’annuncio, ma Pappas ha anche confermato che chiunque abbia acquistato il DLC originale o il pass stagionale riceverà Alice’s Lullaby il giorno del lancio.
Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.
They/Them (ovviamente, geni)
