I Game Awards hanno annunciato ieri sera le nomination, ma Destiny 2 ha ottenuto una nomination per il Miglior Supporto alla Comunità nonostante Bungie abbia licenziato numerosi community manager.
Qualunque cosa tu pensi dei The Game Awards (mi asterrò dal condividere i miei veri sentimenti), è innegabile che si tratti del più grande evento di premiazione dell’anno nel settore dei videogiochi. Ci sono molti altri eventi di premiazione importanti, ma questo è quello che ha più soldi e può permettersi una sede di lusso in cui ospitare i premi, oltre ad avere persone come Al Pacino che presentano i premi, quindi per lo meno è il più costoso. Tuttavia, questo significa che ci sono più occhi puntati addosso, e quindi molte persone vedranno che Destiny 2 ha ricevuto ancora una volta una nomination per il Miglior Supporto alla Comunità, mentre proprio il mese scorso ha licenziato un certo numero di dipendenti, tra cui diversi social e community manager.
Non è esattamente sorprendente che il gioco abbia ricevuto la nomination, lo ha fatto per anni, insieme ad altri giochi come Final Fantasy 14, ma non si può fare a meno di rimanere con un po’ di amaro in bocca in questa particolare occasione. L’ex community manager di Destiny 2 Liana Ruppert, che è stata colpita dai licenziamenti del mese scorso, ha condiviso le sue sensazioni sulla nomina su Twitter, scrivendo: “A parte i sentimenti personali, come team che ha chiesto più persone e non meno, dirò che Cozmo, Bruno, Ivan e Timon difendono i giocatori in un modo che non conoscerete mai. Ci sono così tante decisioni sbagliate che vengono deviate grazie alla loro attenzione e conoscenza, e decisioni buone che vengono amplificate”
Anche l’ex responsabile dei social media di Bungie, Griffin Bennett, ha commentato la nomina dicendo: “Un promemoria per ricordare che la qualità del tuo lavoro non conta. Alla fine, sei solo un numero”
Come già detto, Destiny 2 è stato nominato insieme a giochi come Final Fantasy 14, No Man’s Sky, Baldur’s Gate 3 e Cyberpunk 2077, che sembra un po’ esagerato.
