A Qunari, dressed in a snazzy suit, smiles confidently at an NPC off-screen.

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Non aver paura della difficoltà “Underdog” di Dragon Age: The Veilguard – se stai completando tutte le missioni secondarie e gli oggetti collezionabili, è praticamente perfetta

Tempo di lettura: 2 minuti

Dragon Age: The Veilguard uscirà domani – e se siete come me, esiterete a iniziare un nuovo gioco, costretti a decidere quanto difficile volete che sia la vostra avventura magica. Beh, dopo circa 37 ore di gioco, posso dirvi che la difficoltà “Sotto i colpi” – che richiede di “superare le dure prove” – non è eccessivamente difficile; anzi, è perfettamente equilibrata.

Premessa: in generale, non sono un pessimo giocatore (lo so, applaudite). Mi piacciono molto gli action RPG e apprezzo i giochi simili a souls – ma “Sotto i colpi” non mi ha fatto vivere un’esperienza adrenalinica. Anzi, sono grato di averlo scelto, perché per i giocatori esperti del genere è il livello perfetto.

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Ho raramente trovato qualcosa che non riuscissi a superare una seconda volta; anzi, mi sto ancora muovendo a un ritmo relativamente facile attraverso i nemici. Tuttavia, il gioco mi ha fatto riconsiderare le mie tattiche a volte per scontri difficili, soprattutto se sono stato abbastanza testardo da affrontarli quando ero sottolivello. Finora, ho trovato l’equilibrio perfetto tra momenti di tensione e la capacità di sconfiggere i Darkspawn e i Venatori come se fossero burro.

Dragon Age: The Veilguard ricompensa ampiamente l’esplorazione e il completamento delle missioni secondarie – e, pur essendo decisamente più orientato all’azione che all’RPG, le sinergie che si sviluppano tra i personaggi (e l’albero abilità ben strutturato) sono molto più importanti per il potere del giocatore. Di conseguenza, la scelta della difficoltà è un po’ fuorviante. Non vi chiede davvero se siete pronti per una sfida di abilità tecnica (in effetti, la finestra del parrying è più corta, ma riesco comunque ad eseguirla abbastanza facilmente).

Piuttosto, vi chiede quanto tempo dedicherete all’esplorazione. Se vi impegna a costruire una build solida, ad acquisire tesori e sbloccare le missioni secondarie, sono abbastanza certo che la difficoltà “Sotto i colpi” vi offrirà la sfida adatta alle ricompense – e, viceversa, che la difficoltà predefinita “Aventuriero” potrebbe annoiarvi.

Non preoccupatevi troppo, comunque. Finché non cercate la difficoltà più alta, potete cambiare le impostazioni in qualsiasi momento. Compresa la difficoltà “Libera”, che vi permette di regolare i parametri esatti, nel caso in cui siate appassionati di strategia, ma non desideriate preoccuparvi di calcolare i tempi sui parrying.

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