Il regista di Borderlands ha dichiarato che il film è stato un flop a causa del COVID, poiché non è possibile realizzare un film su larga scala tramite videochiamate su Zoom.
Durante un’apparizione nel podcast The Town (via PCGamer), il regista di Borderlands, Eli Roth, ha spiegato come il COVID e le videochiamate su Zoom abbiano ostacolato lo sviluppo del film. Roth ha spiegato che nessuno di loro avrebbe potuto prevedere “quanto complicate sarebbero diventate le cose con il COVID”, e le complicazioni sono diventate evidenti non solo durante le riprese, ma anche in altre fasi del processo.
Il Film di Borderlands è Fallito a Causa del COVID e di Zoom
Roth ha aggiunto che è stato un caos totale, dover effettuare riprese aggiuntive e di recupero, con sei persone su set diversi, e con ciascuno di essi chiuso quando una città riapriva. Ulteriori complicazioni si sono aggiunte quando si è verificato un focolaio di COVID nell’area, il che ha significato che “non potevano prepararsi insieme in una stanza”, incontrare i loro stuntman o effettuare alcuna pre-visualizzazione.
Roth conclude: “Non si può preparare un film su quella scala su Zoom”. Pensavano di poter realizzare Borderlands con il COVID e le videochiamate su Zoom; invece, spiega Roth, “ci hanno dato una bella lezione”.
Il film di Borderlands ha avuto un’uscita deludente, con il 10% sul Tomatometer di Rotten Tomatoes. I fan sono rimasti molto delusi dalla deviazione dal materiale originale e da alcune scelte di casting per i loro personaggi preferiti. Tuttavia, non tutto è stato negativo, poiché l’amministratore delegato di Take-Two ha recentemente dichiarato che il film ha contribuito a vendere giochi, anche se è stato “deludente”.
Una versione di questo articolo è apparsa su insider-gaming.com

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