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Katanaut è un gioco horror roguelike che unisce Dead Cells e Dead Space, di cui i giocatori possono avere un’anteprima grazie a una nuova demo su Steam.
C’è qualcosa di particolarmente affascinante nei giochi horror ambientati in stazioni spaziali. Da Dead Space a Alien Isolation, la sensazione di essere intrappolati non solo in un edificio ramificato e infestato da mostri, ma anche nello spazio inospitale dell’universo esterno rende ogni minaccia particolarmente terrificante. Katanaut comprende questo, e ora, grazie al lancio di una nuova demo su Steam, i giocatori possono sperimentare sia l’azione roguelike impegnativa, nello stile di Dead Cells, che l’inquietante e sanguinoso ambiente della stazione spaziale.
Absolutegamer ha seguito con attenzione Katanaut per mesi a causa della sua combinazione di genere horror e design di gioco roguelike. In esso, i giocatori controllano un guerriero immortale chiamato Naut che esplora una fatiscente stazione spaziale di fantascienza misteriosamente infestata da mostri che un tempo erano umani.
L’idea è che una tecnologia avanzata permetta a Naut di essere resuscitato ogni volta che viene ucciso, il che gli consente di esplorare la stazione e scoprire il suo passato attraverso ricordi scaricabili contenuti nei numerosi cadaveri presenti nell’ambiente. Trovare questi ricordi sblocca anche nuove abilità, che vengono mantenute da una partita all’altra, essenziali per sopravvivere alle impegnative e veloci battaglie del gioco.
Oltre a queste abilità, i giocatori possono sbloccare nuove armi e potenziamenti mentre progrediscono nel gioco, utilizzandole per creare diversi build che potrebbero aiutarli a esplorare ulteriormente la stazione spaziale.
Katanaut è previsto per il lancio nel Q3 (luglio-settembre) di quest’anno. È possibile aggiungere il gioco alla lista dei desideri o scaricare la demo ora, accedendo alla sua pagina Steam qui.
Una versione di questo articolo è già apparsa su www.pcgamesn.com
Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.
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