Finally someone turned Doom into an enriching cultural experience for art snobs

Offerte in questo articolo

Nessuna offerta correlata trovata. Vedi tutte le offerte

Finalmente qualcuno ha trasformato Doom in un’esperienza culturale arricchente per gli snob dell’arte

Tempo di lettura: 2 minuti

Doomguy è stato ovunque: su Marte, all’Inferno, nell’Inghilterra di Thatcher. Ma cosa fa tra una strage di mostri e l’altra? Si concede l’inaugurazione di un museo per arricchirsi culturalmente.

In Doom: The Gallery Experience, si esplora una versione rivisitata di E1M1 con un bicchiere di rosso in mano, ammirando opere come “Il ritorno dalla caccia” di Piero di Cosimo e un vaso del XIV secolo. Non c’è traccia di demoni, a meno che non si consideri il piccolo Gesù nel dipinto “Madonna col Bambino” di Francesco Francia, che a molti sembra sempre un po’ sospetto.

Pubblicità Fanatical.com - Big savings on official Steam games

Si visitano diverse mostre culturali, con Doomguy che osserva le opere dagli occhiali aggiunti all’interfaccia. Tra i collezionabili ci sono bottiglie di vino, stuzzichini che ricaricano il “misuratore di formaggio” e denaro contante. Il denaro servirà per uscire dal negozio di souvenir.

L’esame di ogni opera d’arte rimanda alla pagina del Metropolitan Museum of Art dedicata all’opera stessa, permettendo di approfondirne la conoscenza. Nonostante sia una parodia, Doom: The Gallery Experience è un gioco educativo migliore di molti di quelli usati a scuola.

Un’ulteriore miglioria sarebbe l’aggiunta di un elemento creato da Jasozz di Cultic, come mostrato in un video dove un sonoro mugugno di Doomguy è sovrapposto, simulando la sua ammirazione per un dipinto della natività e ogni sorso del suo Pinot Noir.

Doom: The Gallery Experience è scaricabile o giocabile nel browser su itch.io.

Jody Macgregor, Weekend/AU Editor. Jody ha iniziato con un Commodore 64. Ex giornalista musicale, ha intervistato artisti famosi. Ha scritto per diverse testate, tra cui Rock Paper Shotgun, GamesRadar, Zam, e altre. Il suo primo articolo per PC Gamer riguardava l’audio di Alien Isolation. Da allora, ha scritto su vari argomenti come Silent Hill, Recettear e Lost Ark. Ha curato PC Gamer Indie dal 2017 al 2018 e ha finalmente mantenuto la promessa di giocare a tutti i videogiochi di Warhammer.

“Se solo potessi parlare con queste composizioni.”

Una versione di questo articolo è già apparsa su www.pcgamer.com

offerte in questo articolo

Nessuna offerta correlata trovata. Vedi tutte le offerte

Potrebbero interessarti