A volte, si desidera uno sparatutto frenetico, fantastico e semplicemente divertente, come Doom Eternal o, forse, in passato, Half-Life. Ma esiste un altro tipo di FPS, lo sparatutto simulativo più austero e serioso, come Ready or Not o i primi giochi di Rainbow Six. Zero Hour è sicuramente uno di questi. Con movimenti e sparatorie realistici da far paura, sembra il discendente della superba serie SWAT e ora, finalmente, dopo quattro anni di accesso anticipato, è ufficialmente lanciato in versione completa.
Creato da M7 Productions e Attrito, Zero Hour è un gioco FPS in cui la strategia metodica, il lavoro di squadra e la precisione sono le chiavi del successo. Ci sono più di 23 armi e 18 strumenti e pezzi di equipaggiamento, ma più di ogni altra cosa, tu e la tua squadra (nei PvP ci sono due squadre di cinque; nei PvE, puoi anche giocare in una squadra di massimo cinque) avete bisogno di comunicare e lavorare all’unisono.
Oltre al lavoro di squadra efficace, Zero Hour, come i migliori sparatutto tattici, è tutto incentrato sulle porte. Da un lato, sono il tuo scudo e il tuo salvatore. Dall’altro, sono presagi di morte imminente. Chiunque potrebbe essere in attesa dall’altra parte e, prima di sfondare le cerniere e entrare, devi essere certo di essere preparato.
I nemici imposteranno trappole, ma puoi disattivarle con esplosivi. Sfondare una porta con un ariete disorienterà chiunque sia dall’altra parte, ma ti espone a un pericolo diretto – forse è meglio rimanere al riparo, usare il calcio posteriore e lanciare una bomba flash velocemente.
Ci sono diverse modalità di gioco, tra cui disinnesco bombe, deathmatch a squadre e salvataggio ostaggi. Hai anche il tuo cane da attacco pastore tedesco che può rintracciare e disabilitare i nemici per tuo conto – e sì, puoi dargli un nome e accarezzarlo sulla testa.
Anche se è arrivato su Steam già nel 2020, Zero Hour esce ufficialmente dall’accesso anticipato lunedì 9 settembre con l’aggiornamento 1.0, disponibile a 11,99 $ / 9,29 £. Puoi trovarlo su Steam.

Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.
They/Them (ovviamente, geni)