Vai al contenuto
Nel game design e nello sviluppo dei giochi esiste un punto di equilibrio, al limite del mitico, tra sostanza e leggibilità. Vuoi giochi pieni, ricchi, che abbiano molto da dire e molto da fare. Allo stesso tempo, vuoi qualcosa di leggibile: ricordo di aver acceso Assassin’s Creed Syndicate, il primo pop-up del gioco che mi diceva che avevo 150 voci del Codex da leggere, e di essermi sentito immediatamente appesantito e perso al punto da non voler più giocare.
Con il progredire dei giochi mainstream, si sono anche omogeneizzati e sono diventati generalmente più pieni, lunghi e turgidi. In quasi tutti i giochi tripla A, puoi aspettarti un tutorial di dimensioni considerevoli e un’enciclopedia di input e funzioni nel menu di pausa. L’eleganza di questi componenti – queste soluzioni alla distrazione videoludica – varia, ma ti perdoniamo se ora ti sentirai spiazzato alla prospettiva di iniziare un nuovo Big Game.
Ci sono delle eccezioni – Red Dead Redemption 2, Cyberpunk 2077 – ma se mi dici che un gioco dura più di 20 ore, al giorno d’oggi, mi viene spontaneo pensare che ci saranno un sacco di schifezze, rumore e “contenuti” futili e inutili Dopo quasi un quarto di secolo, il Deus Ex originale – uno dei migliori giochi per PC della storia e capostipite di un nuovo tipo di RPG che oggi chiamiamo simulazione immersiva – continua a eclissare tutti i suoi successori.
Human Revolution e Mankind Divided, i due prequel di Eidos-Montreal, non sono privi di meriti, ma contraddicono o minano un principio chiave che rende il Deus Ex originale uno dei più grandi di sempre. Sì, ci sono decine di personaggi, molteplici ambientazioni e lunghi livelli. Ma tutto è progettato e realizzato nel rispetto dell’economia. Nei moderni giochi di ruolo, open-world o sandbox, il principio guida dello sviluppo sembra essere la fidelizzazione, la pura fidelizzazione: far rimanere i giocatori nel gioco il più a lungo possibile.
Puoi immaginare il motivo di questa scelta. Abbiamo una cultura videoludica in cui un tempo di esecuzione più lungo è equiparato a un maggiore valore per il denaro. Se un giocatore non gioca al tuo gioco, è anche impossibile vendergli una microtransazione o un DLC. Più lore, più volume, più “roba”, più a lungo il giocatore rimane – metaforicamente – sul terreno. Deus Ex è nato in un’epoca precedente a questi modelli ed è proprio questo che lo rende un gioco meraviglioso da giocare nel 2024.
È sostanziale, sia in senso letterario che estetico. Ha un aspetto e un suono fantastici, ma affronta anche i temi dell’identità, delle convinzioni, del nazionalismo e della lealtà. Deus Ex ti porta in giro per il mondo, da New York a Hong Kong e Parigi, ma ha un nucleo di personaggi statici e ben definiti. Sai sempre dove sei, cosa stai facendo e perché. Allo stesso modo, ogni livello delle meccaniche di gioco ti viene illustrato nel primo livello e tutto ciò che cambia è la tua capacità di applicare questi strumenti con maggiore competenza.
Le conversazioni si svolgono in poche righe. Le città sono consolidate in un paio di blocchi quadrati. La cospirazione globale al centro della narrazione è ordinatamente personificata in quattro o cinque personaggi umani intimamente disegnati. In un’epoca in cui i giochi si sentono sempre più grandi, non per il bene della narrazione o per arricchire il dramma, Deus Ex abita quel nirvana tra dimensione e coerenza.
Per questo motivo, quasi 24 anni dopo, si sente incredibilmente moderno, una combinazione tra la soggettività e la voce autoriale che oggi sinonimizziamo con il “gioco indie” e l’accattivante valore di produzione di un gioco tripla A.
Se ti manca l’epoca d’oro degli anni ’00 della simulazione immersiva, dai un’occhiata agli altri migliori vecchi giochi. In alternativa, puoi soddisfare la tua voglia di Deus Ex con i migliori giochi cyberpunk per PC.
Leggi di più su www.pcgamesn.com
Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.
They/Them (ovviamente, geni)
