In una recente intervista tra Neil Druckmann e Alex Garland, è emerso subito come The Last of Us sia stata una delle ispirazioni alla base della creazione di 28 Years Later. Questo film è uno dei più attesi film di zombie da moltissimo tempo, arrivando quasi vent’anni dopo il titolo precedente della serie.
Neil Druckmann dirige Naughty Dog, lo studio dietro The Last of Us, mentre Alex Garland è lo sceneggiatore principale della trilogia “28 Days”. Nell’intervista, Garland ha elogiato The Last of Us e ha rivelato che è servito da forte ispirazione per l’imminente uscita di 28 Years Later.
Un’Arte Ispiratrice
The Last of Us è uno dei franchise post-apocalittici più premiati di sempre. Ha debuttato nel 2013 con il primo gioco e ha avuto un seguito nel 2020 con The Last of Us Parte II. Nel 2023, è stata rilasciata un’adattamento live-action HBO, che ha anche ottenuto numerosi premi.
Il prossimo mese, debutterà la seconda stagione di quella serie.
In un recente segmento di intervista intitolato “Da Creatore a Creatore”, Alex Garland e Neil Druckmann si siedono con Sony per dedicare un’ora a discutere del loro rispettivo lavoro degli ultimi due o tre decenni.
L’intervista inizia subito con Alex Garland che elogia The Last of Us, sottolineando che è superiore a 28 Days Later:
Lasciatemelo dire.
The Last of Us è migliore di 28 Days.
La cosa di The Last of Us è stata: “Oh, questo è molto più sofisticato”.
Ecco l’intervista completa:
Garland ha spiegato che The Last of Us lo ha spinto a “migliorare il suo gioco” per 28 Years Later, che arriva dopo molto tempo dall’uscita di 28 Weeks Later nel 2007. Il film è ambientato nel Regno Unito e ritrae la società molto tempo dopo un collasso totale, causato da un’epidemia monumentale del virus “Rage”.
Ha poi menzionato di aver trovato The Last of Us “affascinante” sia come giocatore che come scrittore, elogiando il ritmo e il flusso dei giochi e la loro qualità cinematografica.
Le somiglianze tra The Last of Us e 28 Years Later sono abbastanza ovvie. Ad esempio, sia in The Last of Us che in 28 Years Later, l’infezione che ha decimato l’umanità non è la tipica epidemia di zombie “che risveglia i morti”, ma un’infezione che corrompe i vivi. Inoltre, il trucco e la modellazione degli infetti sono abbastanza simili tra i due titoli.
In 28 Years Later, il mondo è stato lasciato a marcire, e questo è visibile nella natura incolta e rovinata degli scenari, che ricorda ancora una volta The Last of Us.
Una versione di questo articolo è apparsa su insider-gaming.com

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They/Them (ovviamente, geni)