Take-Two Interactive, la società madre, afferma che i licenziamenti sono stati causati da “grave cattiva condotta”.
Non sembra un periodo particolarmente sereno per Rockstar, la software house dietro a Grand Theft Auto 6. Stando a un recente articolo di Bloomberg (dietro paywall), alcuni dipendenti sarebbero stati improvvisamente licenziati, e l’IWGB Game Workers Union del Regno Unito parla esplicitamente di attività antisindacale. Take-Two, la società madre di Rockstar, ha tuttavia smentito tali accuse.
Il report, unito a un post sull’account Bluesky dell’IWGB Game Workers Union, indica che più di 30 persone sarebbero state “licenziate” dagli uffici britannici e canadesi nel corso del giovedì di questa settimana. Sempre secondo Bloomberg, i dipendenti farebbero tutti parte di una chat privata su Discord incentrata sui sindacati, e alcuni membri sarebbero affiliati all’IWGB o avrebbero manifestato l’intenzione di creare un sindacato in Rockstar.
Rockstar: not only making history in terms of profits, but in enacting the most brazen act of union busting the games industry has ever seen.
Alex Marshall, presidente dell’IWGB, ha dichiarato: “Rockstar ha appena compiuto uno degli atti antisindacali più spudorati e spietati nella storia dell’industria dei videogiochi. Questo palese disprezzo per la legge e per la vita dei lavoratori che generano i loro miliardi è un insulto ai loro fan e all’industria globale”.
Alan Lewis, portavoce di Take-Two, sostiene che i licenziamenti sono avvenuti per “grave cattiva condotta” e per nessun altro motivo, e che “sosteniamo pienamente le ambizioni e l’approccio di Rockstar”. Non sembra siano stati forniti dettagli specifici sulla natura di tale cattiva condotta.
Rockstar non è nuova a controversie sul posto di lavoro, incluse quelle relative al “crunch”, anche se negli ultimi anni la situazione sembra essersi calmata su questo fronte.
Come saprete, lo studio è attualmente al lavoro su GTA 6, il cui rilascio è attualmente previsto per il 2026.

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