All’inizio di quest’anno, Pocketpair, la società che ha sviluppato Palworld, ha sfruttato il suo successo per avviare una divisione editoriale. Personalmente, ritengo che questo sia un aspetto positivo, nonostante le mie riserve sullo studio nel suo complesso, che analizzeremo a breve. Nel settore videoludico, poche realtà detengono ingenti capitali, quindi quando una di queste decide di investire in progetti più piccoli, è un segnale incoraggiante. Tuttavia, è importante tenere presente l’avvertimento di John Buckley, direttore della comunicazione e responsabile dell’editoria di Pocketpair: non pubblicheranno giochi che utilizzano l’intelligenza artificiale generativa.
Buckley ha recentemente rilasciato un’intervista a Game Developer, affermando di “non credere” nell’IA come tecnologia. È importante notare che Pocketpair è stata spesso accusata di utilizzare l’IA in Palworld, un’accusa che Buckley riconosce: “La gente dirà che sto mentendo, ma questi sono semplicemente fatti concreti. Non crediamo nell’IA. Siamo molto onesti al riguardo. Se siete appassionati di IA o il vostro gioco è Web3 o utilizza NFT, ci sono molti editori là fuori [che vi parleranno], ma noi non siamo il partner giusto per voi”.
Buckley è consapevole che su Steam vengono pubblicati sempre più giochi che definisce “di bassa qualità, realizzati con l’IA”, ma ritiene che “stiamo per entrare in una sorta di mercato dell’autenticità in cui le persone inizieranno lentamente a dire ‘no, questi ragazzi stanno davvero cercando di creare qualcosa di speciale’ per reagire”.
Ritengo importante sottolineare una certa ironia della situazione. A prescindere dalla qualità di Palworld, è difficile negare che presenti problemi simili a quelli dell’IA. Molti dei design dei Pal sono una rielaborazione di vari design di Pokémon, ma peggiori o addirittura più grezzi, che li estrapolano dai loro contesti originali o assegnano loro nuovi contesti privi di significato.
Personalmente, non sono entusiasta del fatto che una delle creature simbolo, quel grosso personaggio giallo che si vede nell’immagine principale, sia essenzialmente la bestia titolare di Il mio vicino Totoro, ma con una mitragliatrice Gatling. Tutti sanno quanto Hayao Miyazaki sia contrario alla guerra! È davvero positivo sentire che uno studio come Pocketpair, che ha la capacità finanziaria di sostenere altri giochi indipendenti più piccoli, prenda posizione contro l’IA. Spero solo che riflettano sulla tecnologia che si sta costantemente diffondendo nel settore videoludico e considerino i modi in cui potrebbero perpetuarne le sensibilità estetiche.

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They/Them (ovviamente, geni)



