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Battle Suit Aces fonde emozionanti battaglie con carte, esplorazione spaziale e una narrazione in stile anime in un’esperienza di costruzione mazzi di alto livello.
Il genere dei deckbuilder indie è affollato, ricco di classici come Slay The Spire. Nonostante ciò, molti giochi sperimentano approcci interessanti alle carte e ai mazzi. A prima vista, Battle Suit Aces stupisce con la sua grafica di ispirazione anime, che richiama classici super robot come Gurren Lagann. Ma le sue battaglie tattiche, la narrazione in stile visual novel e la struttura simile a Persona gli conferiscono una profondità notevole. È possibile giocare la demo subito.
Il gioco si svolge in un mondo fantascientifico esagerato, dove robot giganti pilotati da umani combattono mostri extradimensionali. Battle Suit Aces utilizza una struttura a turni e alcune meccaniche classiche dei giochi di carte. Posizionerete i mech su una “linea di battaglia” e spenderete energia, che si accumula a ogni turno, per attaccare i nemici. I mech possono avere abilità passive che si attivano in base a determinati input. Il gioco ruota tutto intorno alla selezione dei robot giusti e all’attivazione delle loro sinergie.
Durante i periodi di inattività, potrete esplorare la vostra ammiraglia, reclutare nuovi alleati, stringere amicizia con i vostri piloti attuali e rafforzare le loro abilità. Potrete anche potenziare ogni mech (e la vostra nave spaziale) con modifiche che ne alterano le capacità. Sulla vostra nave, deciderete il percorso che l’equipaggio intraprenderà attraverso la galassia. Nella sua struttura, Battle Suit Aces si rifà al design dei migliori JRPG. Gli sviluppatori di Trinket Studios hanno precedentemente creato Battle Chef Brigade, un gioco di cucina che intrecciava anche crafting, combattimento e narrazione.
Al momento della stesura, Battle Suit Aces non ha una data di rilascio né un prezzo. È possibile scaricare la demo su Steam.
Una versione di questo articolo è già apparsa su www.pcgamesn.com
Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.
They/Them (ovviamente, geni)
