Un tranquillo laureando in informatica decide di consumare tutto il suo tempo programmando un gioco al mese, la cosa sfugge di mano e si crea una community che gli suggerisce selvaggiamente i giochi da fare.
La situazione degenera: Matthew (il pazzo in questione) si fa per giunta le grafiche da solo armato di pixel art.
Ah, come se non bastasse/bis, si mette anche a creare un diario di bordo su Youtube e i video sono per giunta montati benissimo.
L’unica spiegazione è che abbia trovato un modo per accedere alla stanza del tempo di Dragon Ball.
Ecco una selezione dei giochi che ha fatto con le relative storie.
Tris sotto steroidi
Durante il soggiorno in un appartamento spagnolo il nostro eroe trova un boardgame assurdo, il destino lo porterà a farne la conversione digitale. Nasce così una variante del tris moddata di imprevisti e probabilità surreali.
Tower Defense con le sogliole
La storia di come un uomo che non capisce cosa c’è di interessante in un tower defense…finché non ne programma uno.
Everything Everywhere all at Cards
Il titolo più azzeccato di sempre per un gioco di carte che mescola insieme tutti mazzi esistenti sul mercato.
Sì, ci sono le carte da poker accanto a quella da UNO e ognuna interagisce con le altre in modi strani.
Zelda Tears of the Kingdom ma è 2D
Perché i classici hanno sempre qualcosa da dire e i nuovi autori devono confrontarsi sempre con essi.
Ma le storie interessanti, non finiscono qui, all’interno del suo canale trovate bizzeffe di spunti se siete alle prime armi nello sviluppo dei giochi e tonnellate di aneddoti interessanti se giocate e basta.
Caldamente consigliato il follow su Youtube
https://www.youtube.com/@MatthewCoder
Per scaricare i suoi giochi invece andate qui
https://matteo-dalessandro.itch.io
P.S. per Matthew: questo articolo è stato scritto per catturare la tua attenzione, adesso devi venire da noi e spiegarci la tua odissea -ed eventualmente un trailer del tuo piano di conquista del multiverso.
Anche se qualche volta mi sono spinto oltre, io posso dire di aver vissuto: era lo spot del 1999 della prima Playstation. Credo di averlo preso troppo in parola, ma il viaggio ne è valsa la pena. Un gamepass con meno ore di quelle che sarebbe il caso, una vita passata a parlare con gente che i videogiochi li ha fatti, un amore multi-disciplinare per tutto quello che implica un gioco…il resto sono i caratteri che trovate qui.