Porsche verso il superamento.
iRacing mi ha sempre un po’ intimorito. Non solo per via del suo modello di abbonamento, che non mi ha mai convinto abbastanza ad impegnarmi seriamente in un unico ambiente di sim racing online, ma anche per la sua serietà. Vietato scherzare. Rispetta i limiti della pista, passa ore a perfezionare le impostazioni degli ammortizzatori, e guai a toccare il mio paraurti, altrimenti chiamo tre diverse forze di polizia. Una serietà tale da avere un codice sportivo ufficiale di 42 pagine per i membri.
iRacing Arcade, il suo nuovo fratello con una demo allo Steam Next Fest, per fortuna non è così rigido.
“Funlop”, si legge nel testo parodistico scarabocchiato su un ponte nella versione di gioco del circuito giapponese di Tsukuba. Ad essere onesti, il semplice fatto che gli sviluppatori Original Fire Games e iRacing abbiano scelto un classico tracciato di Gran Turismo come ambientazione per la gara monomarca Porsche che costituisce la demo del Next Fest mi aveva convinto al 90% prima ancora che mettessi le mani sul volante.
Innanzitutto, una sessione di qualifica di due giri, con tutte le 911 in pista contemporaneamente, ma separate da intervalli. Come ho scoperto rapidamente, avvicinarsi troppo a un’altra auto in queste sessioni la trasforma in un fantasma per evitare collisioni, quindi anche se raggiungi chi ti precede, non c’è pericolo di essere bloccato. Tuttavia, puoi incappare in una penalità per aver superato i limiti della pista, che ti punisce con un periodo temporaneo di rallentamento forzato per aver tagliato le curve. È un promemoria, nel caso ne avessi bisogno, che questo è ancora iRacing, quindi è meglio che individui il pedale del freno piuttosto che cercare di rimbalzare a tutta velocità contro i muri.
A patto di rimanere entro i limiti della pista, guidare l’auto da corsa GT con licenza con un controller è fantastico. Il modello è una simpatica versione in miniatura di una 911 a grandezza naturale, ma ha lo stesso sonoro incisivo di un sei cilindri in linea urlante. È fantastico lanciarsi in uno degli stretti tornanti di Tsukuba ed è difficile rimanere in equilibrio al limite dell’aderenza mentre cerchi di massimizzare la velocità attraverso la chicane che si snoda a metà del giro o di aggrapparti con tutte le tue forze alla curva a destra dell’ultimo tornante.
Una volta decisa la griglia di partenza, si passa a una gara di sei giri, che purtroppo non ti permette di provare i meccanici dei box in stile cartone animato che sorvegliano la pit lane. Ad essere onesti, un giro di Tsukuba dura meno di 30 secondi con le Porsche di iRacing Arcade, quindi non c’è abbastanza usura degli pneumatici in questo sprint per giustificare una gommatura nuova. Le cose si fanno subito belle e caotiche se ti trovi a centro gruppo, con i piloti dell’IA che si ammassano come sciami di calabroni per cercare di farsi strada a gomitate.
Shhh. Vieni qui che te lo sussurro, senza che iRacing lo senta. Puoi tamponare le persone. Non sarai penalizzato. Ogni piccolo urto ti costerà solo uno dei cento punti salute della tua auto. Questi urti e graffi non sono così soddisfacenti o enfatizzati come in altri giochi di corse arcade più anarchici, ma offrono solo un sordo tonfo che si traduce in danni visibili minimi al contatto, ma questo è un progresso. Chissà, tra dieci anni potremmo avere la versione di iRacing di Wreckfest.
Ammettendo di non aver ricontrollato il pulsante del freno a mano assegnato, non sono nemmeno riuscito a far derapare molto l’auto a trazione posteriore. Per favore, tenetelo per voi, non voglio ricevere una lettera con scritto ‘AVETE CURA DEI VOSTRI PNEUMATICI. CONSUNZIONE, DETRITI, AREA DI CONTATTO, SPALLE. QUESTI TERMINI SACRI NON SIGNIFICANO NIENTE PER VOI, PAGANI?’. Mi scuso, o piloti della i minuscola.
iRacing Arcade uscirà il 2 dicembre di quest’anno e potrai scaricare la demo Next Fest dalla sua pagina di Steam.

Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.
They/Them (ovviamente, geni)



