Non ci credo, ma da ragazzina ero un’emo. Anche se il mio liceo cattolico per sole ragazze proibiva l’uso di tinture fluorescenti e piercing, i miei weekend erano dedicati a perfezionare il mio eyeliner economico (un’impresa ardua con i miei tremori) e a girovagare per il centro di Glasgow. Per vostra gioia, non passo più le mie giornate a girovagare per centri commerciali al chiuso, ma non ho mai abbandonato del tutto l’estetica gotica: non è mai stata solo una fase. Quindi, quando ho visto per la prima volta **Reignbreaker**, un roguelike ispirato alla controcultura con somiglianze ad Hades, è stato come un tuffo nel passato.
Definito un “roguelike medievale punk” roguelike, Reignbreaker ti mette nei panni di Clef, un ex bambino soldato diventato un ardente anarchico. Tu e la tua allegra banda di disadattati avete il compito di irrompere nella Fortezza, la gotica sede del potere che si trova nel cuore del dominio della Regina. Sconfiggila e immergi il regno nell’anarchia diventando, indovinate un po’, il Reignbreaker.
Con una grafica splendida e fortemente stilizzata, immersa in neon cyberpunk e neri intensi, ti farai strada attraverso vari ambienti in stile Diablo, tra cui quello che sembra essere catacombe, dungeon e laboratori. Dovrai schivare trappole e risolvere enigmi diabolici per progredire, con ogni livello che offre diversi potenziamenti e modificatori in modo simile ad Hades.
Sei armato della tua fidata lancia meccanica, una versione high-tech della tradizionale lancia medievale. Funziona sia come un fantasioso grimaldello che come un perfetto strumento contundente, ed è, naturalmente, personalizzabile e aggiornabile.
Al momento non c’è una data di uscita ufficiale per Reignbreaker. Puoi, tuttavia, aggiungerlo alla lista dei desideri su Steam se ti piace un bel po’ di pestaggi in stile punk rock (o se vuoi rivivere i tuoi giorni emo come me).
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Laureata in visual design allo IED, appassionata di videogiochi da quando rubò una vecchia PS1 malconcia a suo fratello maggiore. Ama i metroidvania, i survival game, i suoi gatti, Sylvia Plath e il burro di arachidi. Attivista transfemminista, probabilmente ne sa più di voi su molte cose ma prova a non farvelo notare, resistendo tutto il giorno al bisogno di mandarvi a cag*re. Legacy of Kain: Soul Reaver le ha cambiato la vita e non solo perché Raziel non aveva una identità sessuale definita.
She/Her.