Metaphor: ReFantazio è stato rilasciato la scorsa settimana con accoglienza universale positiva, il che non sorprende: il noto regista Katsura Hashino era al timone di Persona 5. Dopo il successo di Persona 5, Hashino ha fondato una nuova filiale di Atlus chiamata Studio Zero nel 2016 per lavorare a Metaphor: ReFantazio (all’epoca noto come Zero Re Fantasy), che ha comportato la cessione della serie Persona a P-Studio.
In un’intervista tradotta appena pubblicata da Famitsu condivisa con il creatore di Silent Hill Keiichiro Toyama, Hashino ha rivelato che Studio Zero sta già lavorando a un nuovo gioco. Chiesto cosa il studio farebbe dopo Metaphor, Hashino ha risposto: “Ah, hanno già iniziato”.
Chiesto se stesse guidando il nuovo progetto, Hashino sembra avere un approccio umile. “Non ci penso molto come individuo,” ha detto. “Guardo Atlus come un’azienda e penso a cosa dovrebbe creare il nostro team. Innanzitutto, voglio che i nostri utenti siano felici, e poi voglio che l’azienda sia felice anch’essa. È sempre stato così”.
(Lui lavora anche secondo la logica secondo cui non vuole che i suoi giochi “sembrino essere stati progettati da un gruppo di persone in una stanza dei vertici della azienda”, il che spiega perché riceviamo boss come Homo Avades e non solo un elicottero o un drago, o qualcosa del genere).
Hashino continua a ribadire il ruolo di Studio Zero nella macchina a millepiedi di Atlus. Non è stato fondato solo per creare Metaphor: ReFantazio; è “un luogo per nuove iniziative che si chiama Studio Zero”. Quindi non è chiaro se avremo più Metaphor o qualcosa d’altro. Forse un sequel di Catherine? Non lo so chi lo vorrebbe. Non lo so neanche io.
Tuttavia, considerato il successo precoce di Metaphor—è stato venduto un milione di copie nel primo giorno, il che è un numero enorme proveniente da un studio considerato ancora relativamente oscuro in Occidente dieci anni fa—I non sarei sorpreso se fosse stato trasformato in una sua propria serie odierna.
Leggi di più su www.pcgamer.com
Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.
They/Them (ovviamente, geni)