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Hell Maiden presenta argomentazioni convincenti a favore di una fusione tra Hades, Vampire Survivors, anime e, ehm, la Divina Commedia di Dante

Tempo di lettura: 2 minuti

Se avessi ricevuto cinque centesimi per ogni adattamento videoludico della Divina Commedia, avrei solo quindici centesimi, ma è strano che sia successo tre volte.

 

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Se potessi viaggiare indietro nel tempo fino al XIV secolo e mostrare a Dante Alighieri Hell Maiden, un gioco roguelike che unisce elementi bullet hell, deckbuilding e uno stile anime anni ’90, configurandosi essenzialmente come una fan fiction sequel della sua Divina Commedia, probabilmente esclamerebbe “Mama mia” e morirebbe all’istante, terrorizzato da ciò che la sua creazione avrebbe generato secoli dopo. Per quanto l’idea sia assurda – e lo è – la demo è sorprendentemente ben fatta.

Paragonandolo ad altri titoli, Hell Maiden è una sorta di ibrido tra Hades e Vampire Survivors, con quest’ultimo che influenza maggiormente il gameplay. Il giocatore impersona Dante stesso, o meglio, una versione femminile di Dante, che, dopo aver raggiunto il Paradiso, si ritrova di nuovo all’Inferno, affetta da amnesia. Inizia così una nuova ascesa verso il Paradiso!

All’inizio, si è armati della penna di Dante, che spara raffiche di fuoco all’incirca ogni secondo, in modo simile alla frusta di Vampire Survivors. Si possono avere fino a quattro armi (almeno questo sembra essere il limite nella demo), rappresentate da carte. Salire di livello offre la possibilità di scegliere tra tre nuove carte, che nella maggior parte dei casi sono modificatori per le armi – aggiungendo proiettili, aumentando il danno, ecc. – ma occasionalmente si ottengono nuove armi da usare.

Se si pesca una carta modificatore duplicata, si può fonderla con un’altra per potenziarla, oppure applicarla a un’arma diversa, a scelta del giocatore. Ci sono persino alcune carte che possono influenzare più armi a seconda di dove vengono posizionate.

Come in altri cloni di Vampire Survivors, il controllo sugli attacchi è limitato, anche se è possibile puntarli in una direzione mentre ci si muove in un’altra, offrendo un certo grado di controllo. L’esperienza risulta solida e mai frustrante o opprimente, e ogni morte è dovuta a un errore del giocatore. L’insieme è ben congegnato, il che è particolarmente impressionante considerando che il gioco uscirà in accesso anticipato.

L’influenza di Hades si manifesta più nella struttura narrativa che altro. Dopo la morte, si viene trasportati al Forum, un’area hub dove è possibile interagire con vari Poeti del Limbo, come Omero, Virgilio e Orazio. Sembra che stringere amicizia con loro permetta di sbloccare altre armi iniziali, e tutti offrono la possibilità di ottenere diverse carte arma e modificatore.

Il tutto è avvolto in uno stile artistico anime anni ’90 incredibilmente ben realizzato, almeno per quanto riguarda le scene di dialogo. Il resto del gioco è perlopiù in pixel art, ma ci sono mosse speciali che infliggono danni a schermo intero tramite cutscene animate di alta qualità che mostrano queste versioni anime girlificate di, è bene ricordarlo, poeti realmente esistiti.

 

In genere, la semplice combinazione di generi, anche se ben fatta, non suscita automaticamente il mio interesse per un gioco, ma Hell Maiden, con la sua idea estremamente ben realizzata, mi ha conquistato. Spero solo che nessuno inventi il viaggio nel tempo, così Dante non morirà prima del previsto.

Hell Maiden non ha ancora una data di uscita, ma quando verrà annunciata, il gioco sarà disponibile in accesso anticipato. È possibile aggiungerlo alla lista dei desideri su Steam.

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