Tekken 8 si è rivelato un successo tra i fan, vendendo milioni di copie nella sua prima settimana e deliziando gli utenti sui social media grazie alle approfondite opzioni di personalizzazione del gioco. I giocatori possono raccogliere valuta di gioco gratuita per quasi tutto ciò che fanno e usarla per acquistare cosmetici come abiti, accessori, acconciature e molto altro. Tuttavia, sembra che questo potrebbe non essere l’unico modo per ottenere cosmetici nel prossimo futuro.
A differenza di titoli rivali come Street Fighter 6 e Mortal Kombat 1, sembrava che Tekken 8 fosse riuscito a evitare il fascino delle microtransazioni, ma sembra che le cose stiano per cambiare molto presto. Individuato per la prima volta dall’utente Twitter IAMOP, il prossimo grande aggiornamento del gioco introdurrà qualcosa chiamato “Tekken Shop”, anche se l’avviso di gioco non spiega come funzionerà questa nuova funzione.
Si presume che il Tekken Shop sarà un luogo dove le persone potranno acquistare altri cosmetici per i loro personaggi e avatar preferiti, ma i fan temono che Bandai Namco stia per iniziare a far pagare questi oggetti con denaro reale. Sebbene non sia stato dichiarato espressamente che il Tekken Shop sarà basato sulle microtransazioni, l’aggiornamento ha rivelato che la classificazione ESRB del gioco è stata modificata per includere un avviso sugli “acquisti in-game”.
Ovviamente, se il Tekken Shop offrisse solo cosmetici in cambio di valuta di gioco, Bandai Namco non avrebbe bisogno di aggiornare il rating ESRB del gioco. Dato che sia Street Fighter 6 che Mortal Kombat 1 offrono cosmetici a pagamento, non sorprende che anche Tekken 8 stia andando in quella direzione, anche se è un po’ sinistro il fatto che vengano aggiunti dopo il lancio piuttosto che essere già integrati all’inizio.
Fortunatamente per Bandai Namco, sembra che il concetto di cosmetici a pagamento non sia disapprovato dalla comunità del gioco. La maggior parte dei fan sui social media sembra accogliere con favore l’idea di avere più opzioni di personalizzazione in aggiunta a quelle già presenti nel gioco, ma solo se hanno un prezzo adeguato.
Sia Street Fighter 6 che Mortal Kombat 1 sono stati oggetto di critiche negli ultimi mesi per la monetizzazione predatoria: il primo costringe i giocatori ad acquistare più valuta di quella che vorrebbero per i costumi e il secondo fa sì che i cosmetici più popolari vadano e vengano da un negozio a rotazione, approfittando dei giocatori tramite la FOMO. Anche i prezzi sono stati un grosso problema in entrambi i titoli, quindi speriamo che i responsabili di Tekken 8 possano guardare e imparare da questi errori per darci un Tekken Shop a prezzi equi ed evitare inutili polemiche.
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