La guerra galattica di Helldivers 2 è molto più di un selettore di missioni. In poco tempo, i giocatori si sono interessati allo stato dei loro pianeti preferiti e hanno reagito ai guadagni e alle perdite nella liberazione di un settore. Il conflitto simulato che si svolge sia nel gioco sia sui social media è diventato un punto focale inaspettato dell’esperienza di Helldivers 2.
Inaspettato per i giocatori, s’intende. Per lo sviluppatore Arrowhead Game Studios, la guerra è il prodotto di un’attenta pianificazione e narrazione da parte di un individuo specifico che tira le fila dietro le quinte: quello che il CEO di Arrowhead, Johan Pilestedt, ha descritto a PC Gamer come il “dungeon master” di Helldivers 2
“Abbiamo una persona con il titolo di Game Master”, ha detto Pilestedt a PC Gamer in un’intervista di oggi. Il suo nome è Joel e prende il suo lavoro molto seriamente.
“Abbiamo molti sistemi integrati nel gioco in cui il Game Master ha molto controllo sull’esperienza di gioco. È un sistema che evolve continuamente in base a ciò che accade nel gioco”, ha continuato Pilestedt. “E come parte della tabella di marcia, ci sono cose che vogliamo tenere segrete perché vogliamo sorprendere e divertire”
Pilestedt afferma che Dungeons and Dragons è stata una delle principali fonti di ispirazione per Arrowhead. Lo studio mira a replicare la narrazione collaborativa e reattiva del gioco da tavolo in Helldivers 2, riconoscendo le differenze tra la progettazione di una campagna per un piccolo gruppo e quella per milioni di giocatori.
“Il formato è lo stesso quando lo costruisci per milioni di giocatori, solo che non puoi essere così personale con ogni singolo individuo. Ma si possono comunque fare gli stessi colpi di scena”
Questi colpi di scena, come spiegato da Arrowhead prima dell’uscita di Helldivers 2, possono essere granulari come dare a un giocatore specifico l’accesso a uno stratega speciale a metà missione per ravvivare le cose, ma si estendono anche a eventi narrativi più ampi nella guerra galattica. Abbiamo avuto un primo assaggio di questi eventi una settimana dopo il lancio, quando la campagna offensiva contro i Terminidi è stata interrotta dalle invasioni di Automaton all’estremità opposta della galassia.
Ci sono stati alcuni momenti improvvisi in cui forse un pianeta era troppo facile o uno troppo difficile e [Joel] si è dovuto alzare nel cuore della notte.
Johan Pilestedt, CEO di Arrowhead
Arrowhead afferma di avere delle “previsioni” su come si svolgerà la guerra e di aver ideato dei “setpieces” che ritiene significativi, ma, in modo fedele al gioco da tavolo, la storia cambierà in base al comportamento dei giocatori. Anzi, lo ha già fatto. Il Game Master Joel ha già dovuto ungere le ruote al nemico alcune volte quando la comunità degli Helldivers si è dimostrata un po‘troppo efficiente nel diffondere la libertà.
“Ci sono stati alcuni momenti improvvisi in cui forse un pianeta era troppo facile o uno troppo difficile e [Joel] si è dovuto alzare nel cuore della notte per dare agli Automatoni un po’ di rinforzi in modo che i giocatori non prendessero [il pianeta] troppo velocemente”, ha detto Pilestedt.
Un altro momento di improvvisazione è stato meno evidente. Dopo che la comunità è riuscita a liberare il primo gruppo di pianeti Terminid più velocemente di quanto previsto da Arrowhead, c’è stato un giorno non pianificato in cui “non è successo nulla” prima dell’inizio dell’invasione degli Automataon.
“Così Joel, nella sua infinita saggezza, ha deciso: ‘Cosa succede quando una fazione vince una parte della guerra? Beh, minano tutto” Ecco da dove nasce il segmento delle mine incendiarie ” I giocatori potrebbero ricordarsi di un periodo di 24 ore in cui lo stratagemma della mina incendiaria era disponibile gratuitamente in tutte le missioni. Un momento di successo sfacciato, anche se vago.
L’attaccamento della comunità a ogni pianeta è significativo.
Johan Pilestedt, CEO di Arrowhead
Pilestedt afferma che il team sta prestando attenzione anche ai legami inaspettati che i giocatori hanno sviluppato con i singoli pianeti, come l’ormai leggendario pianeta Malevelon Creek (alias “Robot Vietnam”) che è recentemente caduto sotto il controllo degli Automaton. I giocatori sono in lutto per questa perdita, sia per l’importanza della storia che per il fatto che il pianeta è ora inaccessibile.
“Guardiamo ai singoli pianeti come a un pianeta che abbiamo creato e che ci ha fatto divertire, e ne abbiamo creati tanti. Ma l’attaccamento della comunità a ogni pianeta è significativo… Quindi una delle cose che stiamo valutando internamente è come possiamo riconsiderare questi pianeti in modo che diventino un personaggio in futuro?”
Per Pilestedt, questo rapporto continuo con i giocatori si basa anche sulla filosofia generale dello studio, secondo cui i giocatori danno un feedback e gli sviluppatori ascoltano, che per lui risale al periodo in cui era un modder di Quake e Half-Life.
“C’era un’ottima connessione tra lo sviluppo del gioco, il rilascio di nuovi aggiornamenti, i test di gioco con un gruppo molto affiatato e poi la distribuzione a un pubblico più ampio”, ha detto Pilestedt.
“Ma il continuo miglioramento, il continuo sviluppo e la possibilità di sorprendere le persone e di ricevere un feedback immediato da parte loro, apprezzando i contenuti che stiamo mettendo a disposizione, è stato per me un punto fermo nel modo in cui vedo i giochi come qualcosa che dovrebbe essere sviluppato insieme alla comunità”
Mentre Arrowhead rivolge la sua attenzione ai futuri aggiornamenti, la comunità guarda al prossimo capitolo della guerra. Con l’invasione degli Automaton che sta per concludersi, Arrowhead indirizzerà gli Helldivers verso gli insetti? Considerando una recente fuga di notizie sui mech, forse torneremo presto sul fronte dei Terminidi con un nuovo hardware.
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