Twilight Oracle si definisce un gioco d’avventura punta e clicca di stampo comico, ma non è questa l’atmosfera che si percepisce dagli screenshot. La palette di colori vivaci ed elettrici e gli elementi fantastici fanno sembrare il gioco più un esperimento d’essai su quanto si possa spingere un pixel. È una vera delizia visiva e sovrastimolante nel migliore dei modi: giocare a Twilight Oracle è come essere un gatto sepolto dall’erba gatta.
Si tratta di un’avventura punta e clicca e, da questo punto di vista, adotta un approccio tradizionale. Ti muovi da una schermata all’altra, raccogliendo oggetti casuali, cercando tra i pixel e risolvendo i puzzle più bizzarri. Una sequenza memorabile ti vede arruolare il tuo amico lettore della mente per leggere la mente di una povera creatura marina strappata all’oceano in nome della risoluzione di un puzzle.
Il gioco vanta i tratti distintivi di un genere che esiste fin dai tempi di Sierra e si sposa bene con la grafica. Sembra una lettera d’amore a quei tempi in cui la morte era dietro l’angolo e la logica era quasi inesistente. Fortunatamente, Twilight Oracle è un gioco moderno, quindi le morti frustranti e la totale mancanza di rispetto per il tuo tempo personale non sono problemi che dovrai affrontare. Infatti, il gioco dura circa due ore e mezza, un’ottima occasione per passare una serata.
Steam mi dice che ho trascorso 2,8 ore con il gioco e questo dato potrebbe ridursi di molto se solo avessi individuato una sciarpa ben mimetizzata prima di quanto ho fatto.
Un elemento classico riportato in auge è l’umorismo. Non so tu, ma per me i migliori giochi punta e clicca sono quelli che tendono al ridicolo e fanno di tutto per farti ridere. Il tuo protagonista, Leo, è un tipico eroe d’avventura: una vena di valore mista a cinismo e pigrizia. Naturalmente gli vengono attribuite alcune delle battute migliori del gioco; ho riso in maniera fragorosa per una battuta iniziale che faceva riferimento alla circoncisione. Ma Leo non è un clown solitario in un mondo di stoici: tutto il gioco lo coinvolge. Mi sono ritrovato a sorridere così tanto che mi facevano male le guance quando sono arrivati i titoli di coda.
Se c’è una cosa che manca è la difficoltà. Gli oggetti cruciali si trovano spesso sparsi in giro, senza alcuna sfida nel trovarli, e gli enigmi che risolvono sono spesso così ovvi che il punto da A a B ti viene in mente in un lampo. oh, devo aprire questa porta chiusa a chiave? Non sarà mica facile come usare il guantone da boxe su un braccio estensibile? Oh… ha funzionato. Huh Questa critica, tuttavia, è poca cosa di fronte alla piacevolezza dell’esperienza.
Twilight Oracle è un ottimo esordio nella promettente serie di giochi d’avventura di quest’anno. Trae tutti gli elementi giusti dai classici del genere e, con la sua grafica accattivante, imprime il proprio marchio sulla scena. Enigmi sciocchi, umorismo sdolcinato e un doppiaggio un po’ esagerato rendono il gioco memorabile e divertente.
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Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.
They/Them (ovviamente, geni)