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Empire of the Ants è un gioco di strategia in tempo reale, ma non sono riuscito a fare molte strategie serie quando ho avuto la possibilità di giocarci alla GDC la scorsa settimana. Mi divertivo troppo a camminare a testa in giù.
Non ho mai giocato a un RTS come Empire of the Ants. Nei panni di una formica, esploravo un realistico parco renderizzato Unreal Engine 5, dirigendo le unità di fanteria per attaccare e conquistare i formicai. Una volta conquistato, ogni colle poteva supportare un’altra unità e un piccolo numero di miglioramenti che, tra le altre cose, aumentavano l’estrazione di risorse, mi fornivano nuove informazioni o conferivano al mio generale formica poteri basati sui feromoni con cui potenziare o supportare le mie armate.
Nella campagna singleplayer e nel PvP, la sfida sarà quella di bilanciare la sicurezza e la gestione dei formicai con il comando delle unità in prima linea. Non c’è la possibilità di zoomare e scorrere come in un tipico RTS: se vuoi dire alle tue truppe di attaccare un certo formicaio, devi poterlo indicare. (Con le antenne, suppongo, visto che le formiche non hanno le dita). E non puoi dire a una base lontana cosa costruire dopo: devi metterti in piedi su di essa, facendo apparire una UI radiale un po’ scomoda sul terreno.
Non ho capito bene come si svolgerà una schermaglia completa in Empire of the Ants, in parte perché la mia demo non è stata abbastanza lunga da coinvolgermi in una vera e propria guerra, ma anche perché mi stavo godendo un po’ troppo la novità di essere una formica.
In quanto formica, ti attacchi alle superfici, quindi puoi camminare sul tronco di un albero, o in cerchio intorno a un tronco caduto, o fino alla punta di una foglia per osservare un campo di battaglia. Sono stato colpito da un nuovo apprezzamento per la vastità del dominio multipiano di una formica, per la formica.
Lo sprint ti riporta a terra, disaccoppiando le tue zampette di formica da qualsiasi cosa a cui sei aggrappato, ma ti permette di fare folli corse tra le tue colline, il che è divertente a modo suo. Puoi anche saltare e, se cadi, cadi a terra indenne, come fanno le formiche. Che bello avere un corpo che pesa solo un paio di milligrammi.
Empire of the Ants è basato su una serie di romanzi francesi (non sei il solo a sapere che esiste una famosissima trilogia di romanzi francesi sulle formiche) e lo sviluppatore Tower Five ha dichiarato di aver utilizzato fotografie dell’ambientazione reale dei libri per texturizzare gli ambienti, che puntano al fotorealismo. Penso che sia una scelta efficace. Come in Pikmin o in Unravel del 2016, quando il mondo dei piccoli viene ingrandito, vuoi vedere la texture di ogni cosa in 8K, in modo che buche e cunette diventino caverne e montagne, mentre le cose delicate sembrano più leggere dell’aria. La traslucenza delle foglie e delle stesse formiche è particolarmente bella.
Empire of the Ants sembra poter essere un RTS sofisticato e unico nel suo genere e posso immaginare che produca momenti di PvP drammatici con entrambi i giocatori appollaiati in cima a dei ramoscelli su entrambi i lati di un campo di battaglia, osservando i loro eserciti come antichi generali. Non ho avuto modo di capire abbastanza bene le sue possibilità tattiche per poter dire di più su questo fronte, ma per quanto riguarda l’esperienza di essere una piccola formica, credo proprio che abbiano fatto centro.
L’uscita di Empire of the Ants su Steam è prevista per quest’anno.
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Absolutegamer è un gruppo di nerd vecchia scuola, progressisti, appassionati di gaming, meglio se indie, saltuariamente retro ma senza essere snob verso l’ultima versione di Unreal Engine, con un atteggiamento no bullshit e con una certa predisposizione all’attivismo. Hanno generalmente un umorismo discutibile ma se volevano piacere a tutti nascevano patate fritte.
They/Them (ovviamente, geni)
