Senti, sono consapevole che la frase “RPG indie ambientato nella prima Ungheria moderna” suona quasi straziantemente arcaica e altisonante, ma per il tuo bene, non toccare quella manopola: Felvidek ha la carica. Ero già entusiasta di questo progetto dall’aspetto singolare in stile JRPG, ma dopo aver affrontato la sua demo di circa 45 minuti, sono qui a dire che è assolutamente da giocare.
Felvidek è incentrato su Pavol, un cavaliere sorridente e dal cuore spezzato incaricato di indagare sull’incendio doloso di un castello nelle Highlands slovacche del XV secolo. Tra le violenze dei cattolici, degli hussiti proto-protestanti e dei turchi ottomani, sembra che si stia verificando qualcosa di inquietante e soprannaturale che coinvolge la moglie separata di Pavol.
I personaggi e la scrittura di Felvidek sono riusciti a conquistarmi dopo meno di un’ora di gioco: Pavol ha una dinamica da amico-poliziotto con il monaco Matej, mentre entrambi fanno capo a Jozef, un nobile locale che emana sicurezza e compostezza, tranne quando esorta i tuoi personaggi a unirsi a lui per un comico assortimento di giochi di carte e da tavolo.
Il cast è completato da un eclettico assortimento di soldati, contadini e cittadini, tutti con preoccupazioni surreali o battute memorabili che richiamano alla mente le popolazioni memorabili di Earthbound o Undertale. La localizzazione in inglese è davvero impeccabile, con un linguaggio fiorito e arcaico che mi ha davvero coinvolto nell’esperienza.
L’arte e la musica sono ciò che mi ha davvero attirato in Felvidek: ho già detto che le sue ambientazioni medievali isometriche e gli sprite dalle proporzioni realistiche mi fanno pensare a Baldur’s Gate più che a qualsiasi JRPG, ma la palette di colori unica di Felvidek e le cutscene pre-renderizzate in stile PS1 sfidano i facili paragoni. Queste immagini volutamente tetre e l’impegno per l’immersione storica contrastano nettamente con la colonna sonora, un accordo funky e prog rock della band psichedelica ceca Holy Crab di Marcel Gidote. Non c’è molto di simile a Felvidek in circolazione: gli unici che mi vengono in mente sono gli Hylics e l’imminente Judero.
Adoro quello che Felvidek sta facendo con uno stile di combattimento JRPG davvero classico. Non c’è esperienza o livellamento e quindi non ci sono combattimenti filler o grinding. Ognuna delle quattro battaglie presenti nella demo è un incontro unico e impegnativo in cui non puoi vincere semplicemente spammando gli attacchi di base. Felvidek si allontana dalle parti più noiose dei vecchi JRPG per concentrarsi sui combattimenti che vale la pena ricordare: avrai sempre a disposizione gli strumenti necessari per vincere, si tratta solo di capire come usarli.
Non vedo l’ora di giocare al gioco completo e non abbiamo molto da aspettare: Felvidek uscirà il 29 marzo e puoi dare un’occhiata alla demo o alla wishlist su Steam.
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They/Them (ovviamente, geni)